Serie A, i risultati e la classifica dopo la trentaduesima giornata

Terminato con il posticipo di lunedì sera tra Lazio e Juventus anche il turno numero trentadue, ne restano solo sei di giornate al termine del massimo campionato di calcio italiano. Facciamo quindi il punto della situazione, andando a vedere tutti i risultati, marcatori di giornata e la nuova classifica:

I RISULTATI:

PESCARA – SIENA 2–3 13/04 ore 18
14′ Angelo (S), 33′ aut. Zanon (S), 52′ Celik (P), 59′ Togni (P), 86′ Emeghara (S)

ATALANTA – FIORENTINA  0-2 13/04 ore 20.45
61′ rig. Pizarro (F), 72′ Larrondo (F)

14/04 ore 15

PALERMO – BOLOGNA  1–1  (giocata alle 12.30)
4′ Ilicic (P), 16′ Gabbiadini (B)

CAGLIARI – INTER  2–0
67′ rig – 76′ Pinilla (I)

CHIEVO – CATANIA  0–0

GENOA – SAMPDORIA  1–1
28′ Eder (S), 80′ Matuzalem (G)

PARMA – UDINESE  0–3
12′ – 43′ Muriel (U),62′ Pereyra (U)

TORINO – ROMA  1–2
22′ Osvaldo (R), 31′ Bianchi (T), 60′ Lamela (R)

MILAN-NAPOLI 1-1 ore 20.45
30′ Flamini (M), 33′ Pandev (N)

LAZIO-JUVENTUS 0-2 15/04 ore 20.45
8′ rig., 28′ Vidal.

LA CLASSIFICA:

Pos. Squadra Gio Vin Nul Per GF GS Diff P.ti Pen.
1 Juventus 32 23 5 4 63 20 43 74 0
2 Napoli 32 18 9 5 58 30 28 63 0
3 Milan 32 17 8 7 56 35 21 59 0
4 Fiorentina 32 16 7 9 58 39 19 55 0
5 Roma 32 15 6 11 63 53 10 51 0
6 Lazio 32 15 6 11 40 39 1 51 0
7 Inter 32 15 5 12 50 45 5 50 0
8 Udinese 32 12 12 8 44 39 5 48 0
9 Catania 32 13 8 11 40 37 3 47 0
10 Cagliari 32 11 9 12 39 49 -10 42 0
11 Parma 32 10 9 13 39 42 -3 39 0
12 Bologna 32 10 8 14 41 41 0 38 0
13 Sampdoria 32 10 8 14 37 39 -2 37 1
14 Atalanta 32 11 6 15 34 47 -13 37 2
15 Torino 32 8 13 11 40 45 -5 36 1
16 Chievo 32 10 6 16 32 48 -16 36 0
17 Siena 32 9 9 14 34 44 -10 30 6
18 Palermo 32 5 13 14 29 45 -16 28 0
19 Genoa 32 6 10 16 32 50 -18 28 0
20 Pescara 32 6 3 23 24 66 -42 21 0



Atalanta-Fiorentina: tabellino & pagelle

Gara decisa dagli episodi, e quello del rigore per il fallo di mano di Stendardo è la chiava di tutta una partita sin li sul filo dell’equilibrio; Consigli nulla ha potuto dopo aver già prima salvato una occasione per gli ospiti mentre in mezzo non hanno brillato Radovanovic e Brienza. In avanti Denis generoso, ma cade nel nervosismo finale, Livaja oggi si è visto pochino.

IL TABELLINO:

ATALANTA-FIORENTINA 0-2 (primo tempo 0-0)

RETI: 16′ st Pizarro su rigore, 27′ st Larrondo

ATALANTA (4-4-2): Consigli; Scaloni, Lucchini, Stendardo, Del Grosso; Brienza (4′ st Giorgi), Biondini (29′ st Moralez), Radovanovic, Bonaventura; Denis, Livaja (31′ st Parra – A disposizione: Polito, Frezzolini, Troisi, Canini, Contini, Brivio, Ferri, Palma, De Luca – All.: Colantuono

FIORENTINA (3-4-2-1): Viviano; Roncaglia, Rodriguez, Compper; Quadrado, Pizarro, Sissoko (28′ st Migliaccio), Pasqual; Borja Valero, Aquilani (13′ st Ljajic); El Hamdaoui (13′ st Larrondo) – A disposizione: Lupatelli, Neto, Llama, Bernardeschi, Romulo – All.: Montella

Arbitro: Russo di Nola

Note: gara di andata: Fiorentina-Atalanta 4-1 – spettatori 13 mila circa – Espulsi: Denis al 90′ per fallo da dietro su Pizarro – Ammoniti Sissoko, Pasqual, Stendardo, Livaja, Bonaventura e Larrondo – Calci d’angolo: 3-1 per l’Atalanta – Recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.

LE PAGELLE:

ALL.: COLANTUONO 6: fa quel che può anche perchè non ha molto a sua disposizione, la squadra tiene egregiamente un tempo poi non reagisce dopo il gol subito su rigore. Peccato.

CONSIGLI 6.5: provvidenziale in avvio di ripresa su Sissoko, non può nulla sui due gol incassati. Incolpevole.

SCALONI 5.5: tentenna più del dovuto. Da rivedere.

LUCCHINI 6: ha anche una buona chance di testa in attacco che non sfrutta.

STENDARDO 5: protagonista in negativo, suo malgrado. Il tocco di mano non appare volontario ma l’arbitro non pare sentirci. Il rigore cambia storia al match.

DEL GROSSO 5.5: soffre nella ripresa la velocità degli avanti viola.

BRIENZA 5.5: gioca con un evidente problema alla spalla, ma nel buon primo tempo atalantino è tra i meno brillanti.

BIONDINI 6: combattivo come sempre, nel complesso non sfigura in una serata non certo positiva.

RADOVANOVIC 5.5: gettato nella mischia da titolare, non convince pienamente.

BONAVENTURA 6.5: tutto sommato, le cose migliori le fa vedere lui con una buona gara, ultimo a mollare tra i suoi compagni in campo. Nota positiva.

DENIS 6: generoso nel primo tempo, ci prova nella ripresa ma nel finale paga caro il nervosismo con quell’espulsione un po’ esagerata che però lo terrà fuori contro il Genoa la prossima settimana.

LIVAJA 5.5: oggi convince pochino, fa poco per farsi notare, gioca a nascondino. Da rivedere.

SOSTITUZIONI:

GIORGI 5.5: da maggior sicurezza dietro rispetto a Brienza, ma nel complesso non riesce a dare quella spinta in più.

MAXI MORALEZ s.v.: entra a giochi fatti e non ha possibilità di incidere come dovrebbe.

PARRA 5.5: va anche a colpire di testa nel finale. Mira imprecisa.




L’Atalanta dura un tempo, la Fiorentina esce alla distanza e la punisce con Pizarro e Larrondo

ATALANTA-FIORENTINA 0-2: nell’anticipo della trentaduesima di campionato i nerazzurri vengono sconfitti dalla Fiorentina nonostante un buon primo tempo disputato dagli uomini di Colantuono. Partita che si sblocca nella ripresa quando l’arbitro concede un calcio di rigore agli ospiti per un fallo di mano di Stendardo; sbloccato il match con Pizzarro dal dischetto, i nerazzurri fanno fatica a trovare la reazione giusta e vengono puniti in contropiede da Larrondo, che chiude il discorso nove minuti dopo la rete del vantaggio. Espulsio nel finale German Denis, sarà da inventare l’attacco nerazzurro in vista della traferta con il Genoa della prossima settimana.

Bergamo: dimostrarsi grande dopo la grande impresa. Il compito dell’Atalanta nel sabato sera del Comunale è quello di allontanare il più possibile l’euforia della magica notte di San Siro e della storica rimonta sull’Inter e proiettare la propria testa alla sfida con la Fiorentina, altro osso duro che i nerazzurri dovranno azzannare senza paura pur tra squalifiche ed infortuni, se vorranno aggiungere altri mattoni fondamentali verso il traguardo-salvezza e regalarsi un finale di campionato senza patemi in cui Denis e compagni potranno andare a caccia di nuovi sfizi da togliersi per se stessi, oltre che per i tifosi atalantini.

Mezza rivoluzione (forzata): l’impresa di San Siro con l’Inter è costata in termine di squalifiche un conto salato ai nerazzurri con Raimondi e Carmona fuori tre turni, uno per Cigarini nel parapiglia finale con l’ex Schelotto; per questo Colantuono è ad una mezza rivoluzione, specie a centrocampo con Brienza e Radovanovic titolari ed il ritorno di Lucchini in difesa oltre che l’inserimento in avanti di Livaja in attacco al fianco di Denis. Problemi anche in casa viola con l’assenza pesante di Jovetic in avanti con Montella che punta su El Hamdaoui in avanti ed una squadra mezza rivoluzionata.

Minuto doppio: “Testardo ma leale, all’uomo Ruggeri il nostro rispetto totale”, questo lo striscione che la curva dedica nel minuto di silenzio in ricordo di Ivan Ruggeri; occasione doppia, anche perchè domani sarà un anno dalla scomparsa di Piermario Morosini, ed il raccoglimento allo stadio è anche il giusto tributo per questo ragazzo tragicamente scomparso durante Pescara-Livorno dello scorso campionato di B. Momenti davvero difficili da dimenticare.

Ci prova Denis: match combattuto soprattutto a centrocampo sin dall’inizio, il primo pericolo procurato dai nerazzurri alla difesa viola arriva al minuto dieci con un bel traversone di Bonaventura per la testa di Denis che colpisce troppo debole per impensierire il portiere Viviano che blocca con agilità. La risposta della squadra di Montella arriva al quarto d’ora con un tentativo di Pasqual su punizione, con la sfera che finisce sopra la traversa. Altra bella azione dei ragazzi di Colantuono al ventunesimo con la bella ripartenza guidata da Bonaventura, che apre per Livaja che mette in mezzo per Denis che ci prova in sforbiciata con la presa difettosa di Viviano e la difesa ospite che chiude in corner con affanno. Ancora Atalanta, che cresce col passare dei minuti, al ventiseiesimo va Lucchini di testa su corner, ma il tiro è troppo centrale e Viviano para.

Botta e risposta: il match viaggia su ritmi gradevoli, con i nerazzurri che provano di più a far la partita, ma gli ospiti che aspettano al varco Denis e compagni per poi tentare sortite in contropiede. Bonaventura cerca al trentaseiesimo con un cross la testa di Livaja, che non riesce ad intercettare la sfera e l’azione sfuma. Un minuto dopo è Livaja a lavorar un bel pallone per Brienza che mette in mezzo un pallone su cui però non arriva Bonaventura. Squillo ospite al minuto quaranta, quando un lungo traversone per Aquilani trova l’ex romanista in sospetto fuorigioco che controlla in area e conclude, nostra fortuna, debolmente da buona posizione con Consigli che para a terra. Crescono nel finale della prima frazione gli uomini di Montella che vanno a concludere un paio di volte, pur senza impensierire la retroguardia nerazzurra. Va dunque in archivio senza alcun recupero il primo tempo con le due squadre inchiodate sullo 0-0, con gli uomini di Colantuono che ci hanno provato di più e gli ospiti che si son visti nel finale.

Consigli sugli scudi: nessuna variazione nelle formazioni al rientro dagli spogliatoi, si riprende così con gli stessi ventidue della prima parte di gara; tempo nemmeno tre minuti ed il problema alla spalla già accusato nel primo tempo costringe Brienza al cambio, con mister Colantuono che inserisce Giorgi al suo posto. Ospiti pericolosissimi al quarto minuto, un bolide di Sissoko da fuori area trova la prodezza di Consigli che manda la sfera in corner. L’Atalanta risponde in occasione di un calcio d’angolo su cui nasce una mischia, spunta Lucchini che però conclude debolmente.

Rigore e tanti dubbi: ben diversa l’inerzia del match in questo avvio di ripresa, gli ospiti ci provano maggiormente, la squadra di Colantuono attende maggiormente l’avversario per poi provar a pungere in contropiede. Il match impenna invece al quarto d’ora, quando in occasione di una azione ospite, Stendardo tocca la sfera, a giudizio dell’arbitro con il braccio, e l’arbitro non esita ad indicare il dischetto del rigore per gli ospiti. Si incarica del tiro Pizarro, che spiazza Consigli e sblocca il match portando la Fiorentina avanti. Restano però molti dubbi per il penalty concesso a favore degli ospiti.

Rischio sbandata: colpita dal gol, l’Atalanta appare disorientata e fatica a riprendersi dopo il gol subito, tant’è che gli ospiti vanno anche vicino al raddoppio con Sissoko al ventiduesimo che calcia da fuori e la sfera esce di un soffio, poi tocca a quadrado seminare il panico in area orobica con la difesa che sbroglia in affanno. Tenta il break Giorgi, che spezza l’assedio viola andando a concludere con un diagonale che esce di poco.

Frustata Larrondo: gli ospiti restano comunque padroni delle operazioni, ed ad una manciata di minuti dalla mezz’ora gli ospiti trovano un altro squillo, con Larrondo che va a realizzare il gol del raddoppio dopo esser partito in contropiede, con una rete di potenza che manda la palla sotto l’incrocio.

Proviamole tutte: le prova un po’ tutte Colantuono, inserendo per l’ultimo quarto d’ora Parra e Moralez per Livaja e Biondini. Con una squadra pressochè sperimentale diventa davvero complicato risalire e cercare la rimonta. Parra al trentottesimo colpisce di testa con la sfera che esce di un soffio, poi anche Denis dalla lunga distanza ci prova con la sfera che finisce sopra la traversa. Un po’ pochino per poter cullare sogni di rimonta ad una Fiorentina che, dalla fine del primo tempo in poi, ha trovato la quadra ed imbrigliato i nerazzurri costringendoli ad arretrare e trovando in quel rigore l’episodio-chiave che ha cambiato la partita.

Rosso-Denis: ciliegina sulla torta di una serata decisamente meno indimenticabile di quella di San Siro è l’espulsione nel finale di partita di Denis per un fallo su Larrondo, una decisione piuttosto severa presa da parte del direttore di gara che costringerà Colantuono a doversi inventare anche l’attacco in vista della trasferta di Genova il prossimo sabato alle 18 contro i Grifoni. Una settimana di tempo per il tecnico nerazzurro per ricompattare il gruppo in vista di una trasferta insidiosa e dimenticare in fretta questo sabato sera decisamente poco piacevole per i colori nerazzurri. Forza ragazzi!




Atalanta, testa alla Fiorentina nel sabato sera nerazzurro per cercare un’altra impresa

Bergamo, 0re 20.45: l’insolito saturday-night di Deni & compagni dopo l’exploit di San Siro: altro match decisamente impegnativo per i ragazzi di Colantuono che, dopo la grande impresa contro l’Inter attendono la Fiorentina nell’anticipo della trentaduesima di campionato. Tra infortuni e squalifiche sono contati gli uomini per mister Colantuono che dovrà trovare la quadra e schierare una formazione che possa cercare nuovi punti preziosi per arrivare il prima possibile alla fatidica quota dei quaranta punti che, di fatto, avvicinerebbero sempre di più alla salvezza la sua Atalanta.

Si gioca alle 20.45 con diretta tv a pagamento su Sky e cronaca live dallo stadio dal sito partner Atalantini.com mentre al termine del match non perdete il classico appuntamento con il racconto e le pagelle di Diarionerazzurro.it

Le probabili formazioni:

ATALANTA (4-4-2): 47 Consigli; 5 Scaloni, 3 Lucchini, 2 Stendardo, 83 Del Grosso; 18 Giorgi, 88 Biondini, 8 Radovanovic, 10 Bonaventura; 19 Denis, 7 Livaja – All.: Colantuono

FIORENTINA (4-3-3): 1 Viviano; 4 Roncaglia, 2 Rodriguez, 5 Compper, 23 Pasqual; 10 Aquilani, 7 Pizarro, 20 Borja Valero; 11 Quadrado, 9 El Hamdaoui, 22 Ljajic – All.: Montella

Arbitro: Russo di Nola (Giallatini-Preti/Iannello/Guida-Di Bello).




Serie A, i risultati e la classifica dopo la trentunesima giornata

Concluso con il derby della capitale di lunedì sera anche il trentunesimo turno di campionato, è giunto ora il momento di fare il punto della situazione per il massimo campionato italiano ricapitolando i risultati e marcatori di giornata e la nuova classifica:

I RISULTATI:

JUVENTUS – PESCARA 2-1 06/4 ore 18
72′ rig. 78′ Vucinic (J), 83′ Cascione (P)

BOLOGNA – TORINO 2–2 06/4 ore 20.45
25′ Barreto (T), 65′ Konè (B), 86′ Guarente (B), 94′ Bianchi (T)

07/04 ore 15

FIORENTINA – MILAN 2-2 ore 12.30
14′ Montolivo (M), 62′ Flamini (M), 66′ rig. Ljacic (F), 73′ rig. Pizarro (F)

SIENA – PARMA 0–0

CATANIA – CAGLIARI 0–0

UDINESE – CHIEVO   3–1
21′ –  25′ Di Natale (U), 35′ Papp (C), 85′ Benatia (U)

SAMPDORIA – PALERMO 1–3
35′ Von Bergen (P), 43′ Munari (S), 50′ Ilicic (P), 56′ Garcia (P)

NAPOLI-GENOA 2-0 ore 20.45
18′ Pandev, 29′ Dzemaili (N)

INTER-ATALANTA 3-4 ore 20.45
43′ Rocchi (I), 56′ Bonaventura (A), 57′  e 61′ Alvarez (I), 64′ rig., 70′ e 77′ Denis (A)

08/4 ore 20.45

ROMA-LAZIO 1-1
16′ Hernanes (L), 12′ st rig. Totti (R)

LA CLASSIFICA:

Pos. Squadra Gio Vin Nul Per GF GS Diff P.ti Pen.
1 Juventus 31 22 5 4 61 20 41 71 0
2 Napoli 31 18 8 5 57 29 28 62 0
3 Milan 31 17 7 7 55 34 21 58 0
4 Fiorentina 31 15 7 9 56 39 17 52 0
5 Lazio 31 15 6 10 40 37 3 51 0
6 Inter 31 15 5 11 50 43 7 50 0
7 Roma 31 14 6 11 61 52 9 48 0
8 Catania 31 13 7 11 40 37 3 46 0
9 Udinese 31 11 12 8 41 39 2 45 0
10 Parma 31 10 9 12 39 39 0 39 0
11 Cagliari 31 10 9 12 37 49 -12 39 0
12 Bologna 31 10 7 14 40 40 0 37 0
13 Atalanta 31 11 6 14 34 45 -11 37 2
14 Sampdoria 31 10 7 14 36 38 -2 36 1
15 Torino 31 8 13 10 39 43 -4 36 1
16 Chievo 31 10 5 16 32 48 -16 35 0
17 Siena 31 8 9 14 31 42 -11 27 6
18 Palermo 31 5 12 14 28 44 -16 27 0
19 Genoa 31 6 9 16 31 49 -18 27 0
20 Pescara 31 6 3 22 22 63 -41 21 0

 




Inter-Atalanta: tabellino & pagelle

Impossibile trovare una definizione alla prestazione dei nerazzurri, passati dall’incubo al sogno in pochissimi minuti; strepitoso Denis, la difesa è tenuta a galla da Stendardo, impeccabile la regia a centrocampo di Carmona e le invenzioni di Jack Bonaventura e Livaja. Regista dell’impresa mister Colantuono.

IL TABELLINO:

INTER-ATALANTA 3-4 (primo tempo 1-0)

RETI: 43′ pt Rocchi, 11′ st Bonaventura, 12′ st e 16′ st Alvarez, 20′ st rig., 26′ st e 32′ st Denis

INTER (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Zanetti, Guarin, Kovacic, Cambiasso (37′ st Schelotto), Pereira; Rocchi, Cassano (32′ pt Alvarez) –  In panchina: Carrizo, Belec, Silvestre, Pasa, Nagatomo, Kuzmanovic, Benassi, Forte, Colombi – All.: Stramaccioni

ATALANTA (3-5-1-1): Polito; Scaloni, Stendardo, Canini; Raimondi, Biondini, Cigarini, Carmona (9′ st Livaja), Del Grosso (29′ st Brivio); Bonaventura; Denis (38′ st Cazzola) – In panchina Frezzolini, Contini, Ferri, Radovanovic, Giorgi, Troisi, Brienza, De Luca, Parra – All.: Colantuono

Arbitro: Gervasoni di Mantova

Note: gara di andata: Atalanta-Inter 3-2 – spettatori 40 mila circa – espulso: Raimondi al 46′ st. – ammoniti: Kovacic, Samuel, Scaloni e Biondini – Calci d’angolo: 10-3 per l’Inter – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.

LE PAGELLE:

ALL.: COLANTUONO 9: un primo tempo così così, con la squadra troppo sulle sue, nella ripresa esce il carattere, il rigore da una mano ma la fortuna bisogna sapersela cercare. Grandissimo!

POLITO 5: responsabilità pesanti sul gol del 2-1 con Canini, mentre non copre bene il palo in occasione del terzo gol di Halverez.

SCALONI 5.5: tentenna un poco, fortunatamente non sbanda del tutto.

STENDARDO 6.5: eroico la in mezzo in una difesa balbettante.

CANINI 5: la combina davvero grossa, incredibile pensare che, nel complesso, non ha influito sul risultato finale.

RAIMONDI 6.5: espulso nel finale dopo una gara positiva, paga l’altissima tensione nel finale, soprattutto con l’ex Schelotto piuttosto inviperito. Promosso.

BIONDINI 6.5: fa legna la in mezzo, dando una grande mano ai suoi. Guerriero!

CIGARINI 6.5: cresce alla distanza, dopo un primo tempo in sordina, decisamente meglio nella seconda frazione.

CARMONA 6.5: diesel anche per lui, opaco nel primo tempo, sugli scudi in quel fantastico secondo tempo.

DEL GROSSO 6.5: anche lui tiene bene fino a quando non deve lasciar il posto a Brivio. Bene.

BONAVENTURA 7: primo tempo in sordina, ma quando serve lui arriva e la piazza per il punto dell’1-1 e ci mette del suo anche in occasione del gol che ribalta il match. Grande!

DENIS 10: il capolavoro. Gol, gol e ancora gol. Cinque gol in due partite all’Inter, guida i ragazzi ad una rimonta straodinaria con una tripletta che, nella storia del club, nessuno aveva mai segnato in campionato a San Siro. Criticato a volte ma tanto amato da tutti noi, un carroarmato di simpatia, umanità e qualità, semplicemente El Tanque!! Sontuoso!

SOSTITUZIONI:

LIVAJA 7: il suo ingresso cambia l’andazzo del match con l’assist a Bonaventura per l’1-1 e per guadagnare quel rigore “generoso” che riporta in corsa l’Atalanta. Bene!

BRIVIO 6: nella mischia nell’ultima parte di gara, non sbaglia molto. Benino.

CAZZOLA s.v.: entra nel finale. Si gode la festa coi compagni.




Sbanda, si rialza, rimonta e vince: l’Atalanta fa il miracolo a San Siro e passa da 3-1 a 3-4, l’impresa dedicata a Ivan Ruggeri

INTER-ATALANTA 3-4: impresa fantastica dei ragazzi di Colantuono in una gara che pareva compromessa dopo un quarto d’ora della ripresa e, invece, ha trasformato la truppa nerazzurra in una armata capace di rimontare da 3-1 a 3-4 con una straordinaria tripletta di German Denis che ribalta l’Inter regalando tre punti preziosissimi con la dedica inevitabile al presidente Ivan Ruggeri. E dire che il match pareva bloccato nel primo tempo con pochissime emozioni, Rocchi sblocca la partita portando avanti l’Inter prima dell’intervanno ma, in avvio di ripresa Bonaventura pareggia subito i conti. Incredibile un minuto più tardi il pasticcio tra Canini e Polito che regala ad Alvarez il pallone del 2-1 con lo stesso attaccante interista che segnerà il terzo gol tre minuti più tardi. Al quarto d’ora la partita pare chiusa, non per questa Atalanta che si inventa qualcosa di incredibile e rimonta con la fantastica tripletta del Tanque Denis la squadra di Stramaccioni e che fallisce a pochi secondi dalla fine il possibile punto del 4-4, ma non è stato così. Vince l’Atalanta con una impresa da inserire nella storia. Semplicemente fantastica!

Milano: il fascino delle sfide a San Siro questa sera passa in secondo piano, pareva una partita di cartello per i nerazzurri, ben di più diventa un match dove Denis e compagni avranno il compito ben più importante di ricordare al meglio una persona che non c’è più, che alle prime ore di ieri mattina ci ha salutato dopo un lungo sonno ininterrotto, ma ricco di speranze mai vane, durato cinque anni e tre mesi. Era una mattina di gennaio del 2008 ed una emorragia cerebrale colpiva l’allora presidente Ivan Ruggeri: da allora, in questi cinque anni, il carattere guerriero dell’ex Patron atalantino ha lottato una battaglia a suon di consulti con medici venuti da tutto il mondo per cercare di riportare tra noi Ivan, ma questa sfida è terminata alle prime ore del giorno di sabato 6 aprile 2013.

Grazie Presidente Ruggeri: Ivan Ruggeri lascia così il vuoto intorno ai suoi cari, ma anche nei dintorni di Zingonia, in quell’Atalanta che lui ha guidato con passione sino quella tragica mattina, poi condotta per un breve periodo dal figlio Alessandro sino al passaggio di consegne ad Antonio Percassi. Anni di gioie, errori, rinvincite per Ivan quelli in nerazzurro, in un rapporto non facilissimo con la tifoseria atalantina che ora, unita, lo abbraccia, quasi a voler confermare quella frase che lui stesso disse tempo fa in merito ai bergamaschi e l’Atalanta: “Bergamo non mi ha mai amato, forse quando non ci sarò più la gente capirà quanto bene ho fatto all’Atalanta“. E probabilmente proprio ora, in questi momenti, con questo vuoto che rimbomba, abbiamo davvero un po’ tutti quanto è stato grande Ivan per questa città, per questi colori che stasera lo abbracciano. Paradossi della vita, i colori delle due sfidanti stasera sono proprio gli stessi: il nero e l’azzurro. Ma da lassù Ivan distinguerà perfettamente il colore delle maglie atalantine e sarà anche lui a sostenere la truppa di Colantuono in una partita che è davvero diversa da tutte le altre, non tanto per l’avversario di blasone da sfidare, quanto per il ricordo di chi, alla guida dell’Atalanta, ha dato davvero tanto. Non amo dilungarmi molto in ricordi o frasi fatte, queste righe ed un ringraziamento personale da chi, ai tempi di quell’Atalanta iniziava a scrivere le pagine di questo diario ed ha visto tutta o quasi quella straordinaria cavalcata atalantina fatta di gioie e incazzature con un presidente che probabilmente un po’ tutti non abbiamo mai capito fino in fondo. Grazie Ivan!

Prudenza, ma non troppo: incrocio pericoloso in chiave champions-salvezza con l’Inter ingolosita dal pareggio del Milan a Firenze per rientrare nella corsa per il terzo posto e l’Atalanta che vuole mettere altri mattoni verso la salvezza per evitare affanni pericolosi nel finale di campionato. Colantuono opta per una formazione più prudente rispetto alla vigilia con il solo Denis di punta ed il supporto di Bonaventura dietro con Polito in porta (Consigli è squalificato), Scaloni che si inserisce in difesa e Carmona con Cigarini a dettare ordine in mezzo. L’infortunio di Palacio lascia poche scelte all’attacco dell’Inter, con Stramaccioni che affida a Rocchi e Cassano le chiavi per far male alla difesa atalantina.

Molta noia: osservato il minuto di silenzio in ricordo del Presidente Ruggeri, il match può così prendere il via. Match bloccato nei primi minuti, le due squadre faticano ad imporsi, la prima conclusione in porta dell’Atalanta arriva al sesto con un tentativo da fuori di Cigarini che finisce fuori; l’Inter risponde con un traversone di Cassano al decimo che non trova nessuno in area per la deviazione e si spegne sul fondo con Polito che controlla. Al ventunesimo l’Inter guadagna punizione poco dopo la metà del campo, ci prova Guarin dalla distanza ma Polito si accartoccia e blocca la sfera. Colpisce di testa Rocchi al venticinquesimo in occasione di un corner, mira fortunatamente imprecisa e Del Grosso manda nuovamente in calcio d’angolo sui cui sviluppi Ranocchia colpisce alto di testa. La risposta nerazzurra è in una bella azione di Carmona che, entrato in area, va a concludere debolmente su Handanovic che para.

Spunta Rocchi nel finale: nuovamente pericolosi i nerazzurri al ventottesimo con Biondini, che si libera bene da un avversario e va a concludere con la sfera che finisce alta sopra la traversa. Poche le emozioni in questo primo tempo, fa notizia più l’infortunio di Cassano che lascia il posto ad Alvarez al minuto trentadue, il resto racconta di un match davvero bloccato. Il neo entrato, due minuti dopo, fallisce una occasione piuttosto ghiotta su un passaggio invitante di Guarin che aveva tagliato in due l’area atalantina: pericolo scampato. Cresce la squadra di casa nel finale di primo tempo e va vicina al gol con Rocchi, la cui girata al quarantunesimo esce di un nulla e viene deviata in corner dalla difesa atalantina sui cui sviluppi arriva Rocchi ad anticipare Raimondi e mette dentro il gol del vantaggio dell’Inter che negli ultimi minuti si era fatta vedere con maggior piglio. La squadra di Colantuono provano subito a reagire, andando a guadagnare un corner all’inizio del primo ed unico minuto di recupero, sui cui sviluppi però non succede nulla di buono e la prima parte di gara va in archivio con la squadra di Stramaccioni avanti di un gol.

La carta-Livaja: si riparte così senza sostituzioni dopo l’intervallo. Decisamente migliore il piglio della squadra di Colantuono rispetto alla prima parte del match dove aveva atteso troppo ed era stata punita nel finale: Denis al sesto conclude debolmente da buona posizione e la sfera è bloccata da Handanovic. Si gioca la carta Livaja, un ex, mister Colantuono al nono andando a sostituire Carmona.

Jack rimette ordine: uomo della provvidenza Livaja per i bergamaschi che mette subito in mezzo un pallone d’oro per Bonaventura che stoppa e mette dentro con freddezza il gol del meritato pareggio atalantino con il match che torna in equilibrio al decimo.

La frittata: quel che non ti aspetti accade invece un minuto dopo il gol del prezioso pareggio di Jack Bonaventura. In fase di disimpegno, un incredibile incomprensione tra Canini in chiusura su Alvarez e Polito in uscita finisce col regalare la palla alla punta interista che deve solo spingere in rete il pallone dell’immediato nuovo vantaggio della squadra di Stramaccioni. Tutto da rifare per Denis e compagni.

Incubo Alvarez: scossa dall’incredibile pasticcio che ha vanificato tutto, l’Atalanta sbanda vistosamente nei minuti successivi e finisce con l’incassare anche il terzo gol, con Alvarez che semina il panico nella difesa nerazzurra e va a concludere di potenza andando a trafiggere nuovamente Polito al quindicesimo della ripresa con il punteggio che si arrotonda per i padroni di casa che salgono così sul 3-1.

Undici metri di dubbi: l’Atalanta ha la forza di non perdersi d’animo e riprendere, nonostante lo svantaggio, a caricare a testa bassa riuscendo a trovare l’episodio per riaprire il match al diciottesimo quando l’arbitro punisce (con molta generosità) un contatto in area tra Livaja e Ranocchia con il penalty a favore della squadra di Colantuono che Denis va a realizzare con freddezza riaprendo così i giochi con gol del 3-2.

Tanque da rimonta: a questo punto i ragazzi di Colantuono iniziano a crederci sempre più nella possibile rimonta, le idee iniziano ad annebbiarsi nelle fila dei padroni di casa ed al minuto ventisei il gol del 3-3 matura inesorabilmente:  ancora Denis si libera in area, salta Ranocchia e trova il primo palo per battere Handanovic nuovamente e riportare il match in parità.

German, tris da sogno: tutto da rifare per l’Inter, appetito che invece cresce in un’Atalanta che pare non volersi accontentare e, nel giro di tre minuti, i nerarruzzi confezionano l’azione che porta a compimento una delle rimonte più incredibili che fa impazzire lo spicchio di San Siro dedicato ai tifosi bergamaschi: al minuto trentadue la squadra di Colantuono avanza, fa partire un traversone da destra Bonaventura, che imbecca ancora lui, il Tanque Denis che anticipa Samuel e trafigge ancora Handanovic con un rasoterra nell’angolino alla sinistra del portiere e segna la sua tripletta. Non dirmelo, non ci credo, l’Atalanda si porta sul 4-3 al Meazza.

Vittoria magica, serata storica: ultimo quarto d’ora da cardiopalma per i tifosi atalantini contro un’Inter che schiuma rabbia per una partita incredibilmente sfuggita di mano e che, dal 3-1, si trova a dover clamorosamente rimontare. Colantuono sostituisce Denis (affaticato) con Cazzola per rinforzare gli ormeggi e controllare il match. Si arriva fino al recupero, con l’espulsione di Raimondi nel primo dei tre minuti concessi dall’arbitro, i secondi che non sembrano passare mai tra mischie in area, battibecchi continui e voglia che quel triplice fischio arrivi come una liberazione, con il tempo di far fallire a Ranocchia l’incredibile 4-4 a due secondi dalla fine: tre fischi, quattro gol verso il cielo, l’Atalanta sbanca San Siro in una vittoria straordinaria, quanto impensata, incredibile e meravigliosa. Qualcuno da lassù deve aver messo qualcosa di magico su quella palla di Ranocchia che non ha varcato la linea della porta ed ha regalato una vittoria straordinaria ai ragazzi di Colantuono; qualcuno mi darà del matto, ma Ivan da lassù il suo zampino ce lo ha messo. E questa vittoria è sicuramente tutta per lui. Grazie Atalanta!!!!