L’Atalanta dura meno di un quarto d’ora, l’urto della Signora travolge i nerazzurri: 3-0

JUVENTUS-ATALANTA 3-0: match da dimenticare per i nerazzurri che vanno sotto dopo un minuto con la rete di Vucinic ma divorano il possibile pareggio con Denis due minuti più tardi; un errore fatale, che i campioni d’Italia non perdonano ai ragazzi di Colantuono andando a segno altre due volte con Pirlo e Marchisio con il risultato che, dopo mezz’ora è già ampiamente acquisito. Nel finale di primo tempo viene espulso Manfredini per doppia ammonizione e nella ripresa succede ben poco. Sconfitta pesante, indolore per la classifica, parecchio per il morale di una squadra apparsa anche stanca sul piano fisico.

Torino: in una giornata fredda d’inverno, la partita forse più complicata della stagione quella in casa della Juve campione in carica per l’Atalanta di Colantuono che, dopo l’eliminazione in coppa, cerca di rialzar la testa in casa dei bianconeri di Conte, ex che dalle parti di Bergamo non ha lasciato buoni ricordi di se. Un match dove agonisco e concentrazione dovranno essere l’arma migliore se si vuol salvare capra e cavoli e sperare di portar a casa un risultato positivo. Il tecnico atalantino punta su Denis e Moralez con la conferma di Radovanovic a centrocampo e Lucchini in difesa, sul fronte opposto c’è Vucinic nell’attacco bianconero con Giovinco a supporto.

Colpiti a freddo: nemmeno il tempo di prepararsi a prender appunti ed il taccuino del cronista deve registrare il gol dei padroni di casa che sbloccano subito il risultato al primo minuto con un gol di Vucinic, abile a beffare la difesa nerazzurra con un diagonale rasoterra da sinistra e battere Consigli.

Denis ipnotizzato: la squadra di Colantuono reagisce subito al gol incassato a freddo, e dilapida due minuti dopo l’incredibile occasione per siglare il possibile pareggio: Denis, sfruttando un errore della retroguardia bianconera, si ritrova da solo verso l’area di rigore e va a calciare a colpo sicuro, ma una prodezza di Buffon e la conclusione non proprio delle migliori del bomber argentino negano l’1-1 all’Atalanta.

Pirlo spietato: sprecar occasioni simili con una squadra come la Juve può essere letale, e la controprova è data pochi minuti dopo dagli uomini di Conte che vanno nuovamente in gol al quarto d’ora quando Pirlo è impeccabile nel finalizzare una punizione dal limite conquistata dai suoi andando a realizzare il punto del raddoppio bianconero. Nemmeno un quarto d’ora e, per l’Atalanta, la montagna da scalare sembra davvero insormontabile.

Monologo bianconero: la squadra di Colantuono non riesce a reagire, lo sterile possesso palla nerazzurro si trasforma in ulteriori pericoli nel momento in cui i bianconeri recuperano la sfera: al diciannovesimo una conclusione rasoterra di Chiellini da fuori area, trova Manfredini sulla traiettoria del tiro e devia in corner; poi Giovinco impegna Consigli alla deviazione in corner al ventitreesimo sulla conclusione dell’ex giocatore del Parma.

Marchisio fa tre: prova e riprova, la squadra di Conte riesce anche ad andar nuovamente a segno quando mancano una manciata di minuti alla mezz’ora grazie ad una conclusione da fuori di Marchisio, il rasoterra del giocatore bianconero trova anche una leggera deviazione di Lucchini e Consigli nulla può se non raccogliere in fondo al sacco il gol del 3-0.

E restiamo pure in dieci…: piove sul bagnato in casa nerazzurra due minuti dopo il terzo gol della Juventus quando Manfredini commette su Chiellini un fallo, con il difensore bianconero che era appena uscito di gran carriera dalla propria area dopo un’azione d’attacco atalantina, e questo costa la seconda ammonizione al difensore nerazzurro che lascia così i suoi in inferiorità numerica per il resto della partita. Colantuono corre così ai ripari andando ad inserire Stendardo in difesa in ruolo di Bonaventura al minuto trentanove per gli ultimi frangenti di un primo tempo che va in archivio di li a poco con i padroni di casa avanti per 3-0: un mezzo incubo questo primo tempo per Denis e compagni.

Ripresa per la statistica: riparte la ripresa e l’Atalanta inserisce Biondini in mezzo al campo in luogo di Radovanovic. Più volitiva la squadra di Colantuono in avvio di ripresa con i nerazzurri che guadagnano un paio di corner e vanno alla conclusione da fuori con Cigarini, con la sfera che finisce altissima sopra la traversa della porta di Buffon. Decisamente più bassi i ritmi di una ripresa che scorre senza molte emozioni visto anche il punteggio già abbondantemente al sicuro per i padroni di casa. La Juventus controlla la partita, sfiora anche il gol in un paio di occasioni con Giovinco che pecca di imprecisione con i nerazzurri che resistono ed evitano di incassare altri gol. Denis ci prov su punizione al quarantesimo ma trova solo la deviazione in corner di un giocatore bianconero.

Ragionare, non sbraitare: mi permetto una piccola nota a margine, il periodo non è certamente dei più rosei, fortunatamente la vittoria col Parma aveva ridato fiato ai ragazzi di Colantuono, poi queste altre due sconfitte tra coppa e campionato riportano alla mente brutti pensieri e voglia di pessimismo. Vorrei però che, alla logica della delusione per queste partite in cui, onestamente, la squadra non ha certamente dato il meglio di se, si considerassero i ventun (sarebbero ventitre) punti in una classifica che rimane positiva e ci farà sicuramente passare un Natale sereno. Questi ragazzi hanno dato tantissimo in questo girone di andata quasi concluso, hanno conquistato vittorie incredibili quanto, diciamocelo, non così preventivabili (Milan, Napoli, Inter ce li siam dimenticati?): ora il momento di flessione abbinato a gare certamente non esaltanti sta gettando un po’ di sconforto qua e la. Il suggerimento che vorrei dare è, a mio modo di vedere, di affrontare quanto sta succedendo stando vicini a questi ragazzi, che meritano che i loro tifosi stiano vicini a loro confermando loro fiducia piuttosto che lasciarsi magari andare a critiche troppo figlie della delusioni per queste ultime sconfitte. Direi che è il momento di far prevalere l’affetto e l’amore per questa squadre e per questi colori piuttosto che della critica: poi, come sempre, giudicate voi.




L’Atalanta fa visita alla Juve: match difficilissimo nella tana dei campioni

Torino, ore 15: contro l’ex Conte per sorprendere la Signora: è forse la gara più difficile dell’anno quella per i ragazzi di Colantuono che, questo pomeriggio, faranno visita alla Juventus campione d’Italia. Nella tana dei bianconeri i nerazzurri saranno chiamati ad una gara praticamente perfetta se vorranno portare a casa un risultato positivo e dimenticare la bruciante sconfitta di questa settimana in Coppa Italia contro la Roma.

Si gioca alle 15 con diretta tv a pagamento su Sky e, al termine del match, non perdete sul sito partner Atalantini.com l’articolo del match firmato Diarionerazzurro.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (4-4-1-1): 47 Consigli; 6 Bellini, 3 Lucchini, 5 Manfredini, 13 Peluso; 7 Schelotto, 21 Cigarini, 8 Radovanovic, 10 Bonaventura; 11 Moralez; 19 Denis – All.: Colantuono – In panchina: 16 Polito, 78 Frezzolini, 2  Stendardo, 25 Matheu, 32 Ferri, 44 Cazzola, 88 Biondini, 79 Ferreira Pinto, 91 De Luca, 9 Troisi

JUVENTUS (3-5-2): 1 Buffon; 15 Barzagli, 39 Marrone, 3 Chiellini; 26 Lichtsteiner, 23 Vidal, 21 Pirlo, 8 Marchisio, 22 Asamoah; 9 Vucinic, 12 Giovinco – All.: Conte – In panchina: 30 Storari, 34 Rubinho, 4 Caceres, 33 Isla, 24 Giaccherini, 6 Pogba, 20 Padoin, 11 De Ceglie, 27 Quagliarella, 32 Matri

Arbitro: Massa di Imperia (Nicoletti-La Rocca/Padovan/Calvarese-Baracani)




Atalanta, troppi errori e due gol regalati: il cammino di Coppa finisce a Roma

TIM CUP: ROMA-ATALANTA 3-0: finisce agli ottavi l’avventura dei ragazzi di Colantuono in Coppa Italia, sconfitti 3-0 dalla Roma; giallorossi avanti a metà primo tempo grazie ad un errore di Consigli che agevola la conclusione di Pjanic, raddoppio giallorosso frutto ancora di una ingenuità di Raimondi con la complicità ancora del portiere nerazzurro nel finale di prima frazione. La ripresa si apre con la rete del 3-0 di Destro e con l’espulsione di Osvaldo due minuti dopo; di li alla fine il risultato non cambierà più, una serata amara per un’Atalanta che, sinceramente, avrebbe potuto fare di più.

Roma: la Coppa Italia inizia a far sul serio e Roma-Atalanta apre gli ottavi di finale che vede impegnati i ragazzi di Colantuono in una sfida certamente non semplice anche perchè il turno si gioca su partita secca ed in casa dei giallorossi di Zeman che in campionato viaggiano a gonfie vele. Serve una mezza impresa, bisogna provarci anche se non sarà certamente facile per una competizione a cui nessuno sembra mai tenere, ma quando le grandi entrano in gioco gli interessi aumentano, eccome.

Turnover, no grazie: bisogna provarci, spazio quindi a gran parte dei titolari; a differenza del match con il Cesena dove il tecnico atalantino diede spazio alle seconde linee ci sono nomi importanti come Consigli, Carmona, Cigarini e Denis per citarne qualcuno nello scacchiere nerazzurro per sorprendere la squadra di Zeman che punta su Osvaldo in avanti ed il rientro di De Rossi, che ultimamente non gode di ottimi rapporti col tecnico boemo.

Partita a scacchi: l’Atalanta si fa vedere al quarto con una bella ripartenza di Schelotto che sbaglia però a metter in mezzo un pallone su cui però la difesa capitolina interviene con Romagnoli in chiusura. Risposta dei padroni di casa che guadagnano una buona punizione dal limite su cui va De Rossi a calciare ma la conclusione è una telefonata per Consigli. Ancora su punizione si fanno vedere gli uomini di casa con un tentativo di Pjanic che finisce sopra la traversa.

Consigli e la saponetta…: la partita pare piuttosto bloccata con le due squadre piuttosto statiche e le difese che paiono avere il sopravvento, tuttavia il match si sblocca al ventunesimo del primo tempo quando Pjanic ci riproca a calciar della distanza ed un errore di Consigli in parata della conclusione del giocatore giallorosso fa finire il pallone in rete e porta in vantaggio i giallorossi.

Ciga di un niente: i nerazzurri reagiscono al gol subito andando a sfiorar subito il pareggio con Cigarini che prova a finalizzar al meglio uno schema nato da un calcio d’angolo concludendo a rete e mandando la sfera fuori di un nulla; al ventiseiesimo tocca a Cazzola colpire di testa sul cross di Schelotto e mandar la palla poco sopra la traversa.

La sera degli orrori: inspiegabile pensare che, dopo mezz’ora ben giocata, l’Atalanta si ritrovi addirittura sotto di due gol; se il primo arriva da un errore del portiere, il raddoppio giallorosso ha del paradossale poichè arriva su un pallone che pareva imprendibile per Osvaldo che, invece, anticipa Raimondi e Consigli in uscita e deposita nel sacco a porta vuota per il raddoppio della squadra di Zeman ma lascia davvero perplessi la distrazione incredibile dei due nerazzurri in occasione del gol.

Crederci ancora: l’Atalanta non vuol comunque mollare nonostante i due gol subiti in quel modo abbatterebbero anche un elefante, i nerazzurri nel finale di prima frazione creano un paio di situazioni interessanti, prima con un assolo di Denis che non trova l’intervento di un compagno quando effettua il cross dall’interno dell’area, poi con una bordata di Lucchini da fuori che finisce sopra la traversa quando siamo a fil di sirena di un primo tempo che va in archivio con i giallorossi avanti di due gol.

Destro segna, Osvaldo da rosso: riparte il match dopo l’intervallo e mister Colantuono gioca subito la carta De Luca al posto di Cigarini; l’eccessivo sbilanciamento favorisce le ripartenze ospiti che trovano al sesto il terzo gol con Destro, che sfrutta al meglio un bell’assist di Pjanic per andar a segnare il facile gol del 3-0 per i giallorossi. La squadra di Zeman rimane in dieci due minuti dopo complice l’espulsione di Osvaldo, che rifila un brutto colpo a Matheu in occasione di un corner: gesto davvero brutto, quanto assurdo con la squadra di casa avanti di tre reti.

Alla ricerca del gol: sotto di tre gol, ma con un uomo in più, i nerazzurri provano a caricare a testa bassa i padroni di casa, andando a creare buone situazioni per trovare almeno il punto della bandiera prima con un bel colpo di testa del neo entrato Parra (subentrato a Denis), poi con una conclusione di Moralez dai limiti dell’area che chiama il portiere Stekelenburg alla deviazione in corner; ma la palla pare non volerne sapere di entrare…

Bye bye coppa: tocca anche a Troisi alla mezz’ora della ripresa prender il posto di Maxi Moralez nello scacchiere atalantino. La buona volontà non manca, ma non sembra decisamente la miglior serata di un’Atalanta che recrimina anche al trentacinquesimo per un fallo di mano di Piris sul colpo di testa di De Luca. Un minuto più tardi Parra si divora il gol del 3-1 andando a colpir di testa la sfera che viene però intercettata da Stekelemburg che devia in corner. Anche Cazzola sfiora il gol a quattro minuti dal novantesimo dopo un bell’assist di Parra, ma la conclusione esce rasoterra vicino al palo. Ancora pochi giri di orologio e tre minuti di recupero che consegnano il passaggio del turno alla Roma e la fine del cammino di Coppa di un’Atalanta che ha lottato ma a suo tempo regalato (nel vero senso della parola) due gol alla squadra di Zeman; un secondo tempo di impegno, nonostante il terzo gol subito, ed in inferiorità numerica non è servito a ribaltare le sorti di un match che pareva segnato già dopo il primo tempo. Ora testa al campionato, c’è la Juve domenica in campionato e, sicuramente, certe distrazioni non saranno permesse.




Serie A, i risultati & la classifica dopo la sedicesima giornata

Sempre più vicini al termine del girone di andata, la serie A conclude anche la giornata numero sedici di campionato e noi, come d’abitudine, andiamo a riepilogare quanto accaduto con tutti i risultati, i marcatori e la classifica aggiornata:

I RISULTATI:

08/12, ore 18:00
Atalanta – Parma 2-1
4′ Denis (A), 38′ Peluso (A), 45′ Amauri (P)

08/12, ore 20:45
Roma – Fiorentina 4-2
7′ Castan (R), 14′ Roncaglia (F), 19′, 45′ Totti (R), 47′ El Hamdaoui (F), 89′ Osvaldo (R)

09/12, ore 15:00
Cagliari – Chievo 0-2
67′ Paloschi (Ch), 87′ Thereau (Ch)

Palermo – Juventus 0-1
49′ Lichtsteiner (J)

Pescara – Genoa 2-0
53′ Abbruscato (P), 73′ Vukusic (P)

Siena – Catania 1-3
10′ Rosina (S), 50′ Castro (C), 66′ e 81′ Bergessio (C)

Torino – Milan 2-4
28′ Santana (T), 40′ Robinho (M), 53′ Nocerino (M), 61′ Pazzini (M), 76′ El Shaarawy (M), 80′ Bianchi (T)

ore 20:45
Inter – Napoli 2-1
8′ Guarin (I), 39′ Milito (I), 54′ Cavani (N)

10/12, ore 19:00
Sampdoria – Udinese 0-2
17′ Danilo (U), 28′ Di Natale (U)

10/12, ore 21:00
Bologna – Lazio 0-0

LA CLASSIFICA:

Serie A Gio Vin Nul Per GF GS Diff P.ti
 1 Juventus 16 12 2 2 33 10
+23
38
 2 Inter 16 11 1 4 29 17
+12
34
 3 Napoli 16 10 3 3 29 14
+15
33
 4 Lazio 16 9 3 4 24 18
+6
30
 5 Fiorentina 16 8 5 3 29 18
+11
29
 6 Roma 16 9 2 5 38 26
+12
29
 7 Milan 16 7 3 6 28 21
+7
24
 8 Udinese 16 5 7 4 24 24
0
22
 9 Catania 16 6 4 6 22 23
-1
22
 10 Atalanta (-2)
16 7 2 7 17 23
-6
21
 11 Parma 16 5 5 6 19 22
-3
20
 12 Chievo V.
16 5 3 8 19 27
-8
18
 13 Sampdoria (-1)
16 5 3 8 19 23
-4
17
 14 Cagliari 16 4 4 8 14 26
-12
16
 15 Bologna 16 4 3 9 16 20
-4
15
 16 Torino (-1)
16 3 7 6 17 21
-4
15
 17 Palermo 16 3 5 8 14 23
-9
14
 18 Pescara 16 4 2 10 12 30
-18
14
 19 Genoa 16 3 3 10 16 28
-12
12
 20 Siena (-6)
16 4 5 7 15 20
-5
11



L’Atalanta di Coppa tenta lo sgambetto alla Roma

TIM CUP, OTTAVI DI FINALE: i nerazzurri di Colantuno tentano il colpaccio sfidando questa sera alle 21 la Roma all’Olimpico nella gara che vale i quarti di finale di Coppa Italia. Dopo aver superato Padova e Cesena, l’Atalanta tenta lo sgambetto ai capitolini, forti del vantaggio di giocare in casa il match: la partita si disputa infatti in gara unica, in caso di parità al 90′ sono previsti i tempi supplementari ed, eventualmente, i calci di rigore.

ROMA (4-3-3): Stekelenburg; Piris, Romagnoli, Burdisso, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Bradley; Destro, Osvaldo, Lopez – In panchina Goicoechea, Lobont, Castan, Marquinhos, Dodò, Taddei, Tachtsidis, Florenzi, Marquinho, Perrotta, Totti – All.: Zeman

ATALANTA (4-4-2): Consigli; Raimondi, Matheu, Lucchini, Brivio; Schelotto, Cigarini, Carmona, Moralez; De Luca, Parra – In panchina Polito, Frezzolini, Ferri, Bellini, Manfredini, Biondini, Cazzola, Radovanovic, Scozzarella, Ferreira Pinto, Troisi, Denis. All. Colantuono

Arbitro: Russo di Nola




Atalanta-Parma: tabellino & pagelle

Dopo partite incolori, i ragazzi hanno dimostrato impegno e capacità di saper soffrire: gran serata di Denis e Bonavantura, Manfredini è un baluardo in difesa. Unica nota stonata Maxi Moralez, apparso decisamente fuori dal gioco.

IL TABELLINO:

ATALANTA-PARMA 2-1 (primo tempo 2-1)

RETI: 4′ Denis, 38′ Peluso, 45′ Amauri

ATALANTA (4-4-1-1): Consigli; Bellini (40′ s.t. Ferri), Lucchini, Manfredini, Peluso; Schelotto, Cigarini, Radovanovic (29′ s.t. Cazzola), Bonaventura; Maxi Moralez (15′ s.t. De Luca), Denis – A disposizione: Polito, Frezzolini, Matheu, Brivio, Raimondi, Carmona, Scozzarella, Ferreira Pinto, Parra – All.: Colantuono

PARMA (4-3-3): Mirante (9′ s.t. Pavarini); Zaccardo (22′ s.t. Belfodil), Paletta, Lucarelli, Gobbi; Parolo, Acquah, Marchionni; Sansone, Amauri, Biabiany – A disposizione: Bajza, Benalouane, Fideleff, Santacroce, Morrone, Musacci, Ninis, Palladino, Pabon – All.: Donadoni

ARBITRO: Calvarese

NOTE: ammoniti M. Moralez (A) e Zaccardo (P) per c.n.r., Radovanovic (A), Peluso (A) e Lucarelli (P) per g.s., De Luca (A) per simulazione, Cigarini (A) per proteste – calci d’angolo: 4-3 per l’Atalanta – recuperi: 1′ p.t. e 5′ s.t.

LE PAGELLE:

ALL.: COLANTUONO 6.5: ricarica la squadra in settimana ed ottiene quel che voleva dai suoi. Bene.

CONSIGLI 6.5: subisce il gol, per il resto solo ordinaria amministrazione.

BELLINI 6: qualche incertezza di troppo, era al rientro lo si può capire.

LUCCHINI 6: fa buona guardia la dietro. Sufficiente.

MANFREDINI 6.5: la in mezzo è una colonna per la difesa.

PELUSO 6.5: buona prova, condita anche dal gol che porta i suoi sul doppio vantaggio. Bene.

SCHELOTTO 6.5: meglio nel primo tempo, un po’ in affanno nella ripresa ma nel complesso non sfigura.

CIGARINI 6.5: un paio di giocate di spessore accendono la sua gara.

RADOVANOVIC 6.5: piacevole sorpresa di inizio gara, non sfigura pur con qualche piccola incertezza.

BONAVENTURA 6.5: quando nel finale tutti avevan la lingua di fuori lui girava ancora a mille. Grande!

MAXI MORALEZ 5: la nota stonata della serata. Completamente fuori dal gioco. Sarà il freddo?

DENIS 7: trova il gol, ma anche due assist inventati da lui che fruttano il 2-0 e mandano De Luca ad un passo dal 3-1.

SOSTITUZIONI:

DE LUCA 6: peccato, nel finale poteva entrare nella lista dei marcatori di giornata.

CAZZOLA s.v.: entra nel finale.

FERRI s.v.: solo qualche minuto e niente più.




L’Atalanta soffre ma rialza la testa: Denis e Peluso stendono il Parma

ATALANTA-PARMA 2-1: la squadra di Colantuono torna alla vittoria dopo tre sconfitte consecutive nell’anticipo pomeridiano della sedicesima di campionato. Partono bene i nerazzurri che segnano subito con Denis al quarto, soffrono un po’ ma raddoppiano in chiusura di primo tempo con Peluso ma subiscono il gol di Amauri a pochi secondi dall’intervallo. Nella ripresa gli ospiti sfiorano il pari in un paio di occasioni ma i nerazzurri sono bravi a resistere e sprecare nel recupero il possibile gol della sicurezza con De Luca. Vittoria sofferta ma, tutto sommato, meritata.

Bergamo: in un Comunale surgelato da freddo e neve, Atalanta e Parma cercano la via del riscatto nel sabato sera di campionato che apre la quindicesima di andata proprio con la sfida tra due squadre reduci da sconfitte nell’ultimo turno, per i ragazzi di Colantuono sono tre consecutivi gli stop in campionato. Durante la settimana i muri a Zingonia e dintorni hanno tremato per la carica suonata dal tecnico nerazzurro ad una squadra apparsa un po’ molle nelle ultime uscite che son costate sconfitte contro squadre alla portata come Genoa e Bologna.

Sorpresa Radovanovic: Colantuono ritrova Bellini in difesa e sorprende tutti con l’inserimento nell’undici titolare di Radovanovic in mezzo al campo al posto di Carmona mentre in avanti nessuna sorpresa con il tandem Moralez-Denis pronto a far male. Nel Parma dell’applaudito ex Donandoni, Amauri e Sansone sono avversari pericolosi la davanti e, particolarmente temuto anche da mister Colantuono, Biabiany in mezzo al campo.

Ed è subito Tanque: parte forte la squadra di Colantuono che sin dalle prime battute mette gli ospiti nella propria area di rigore e cerca con insistenza la porta avversaria e, al terzo minuto, sblocca subito il risultato: è perfetto il traversone da destra di Schelotto per la testa di Denis che colpisce con precisione e manda la palla nel sacco portando subito l’Atalanta sull’1-0.

Qualche insidia: il Parma, incassato il gol a freddo, prova subito a reagire e protesta pochi minuti dopo per un presunto fallo di mano in area di rigore di Bellini in contrasto con Amauri: le immagini anche del replay paiono assolvere il difensore nerazzurro. Ospiti ancora pericolosi con una conclusione all’ottavo di Sansone, che viene rimpallata in corner. Ci prova poi anche Acquah dalla lunga distanza al quarto d’ora, pallone che sorvola la traversa.

Bravo Bellini: dopo un avvio davvero emozionante, il match perde intensità intorno alla mezz’ora ed i nerazzurri non hanno particolari difficoltà a controllare il match anche se alla mezz’ora è provvidenziale l’intervento di Bellini quando un errore in disimpegno di Peluso per poco non crea scompiglio in area nerazzurra con Biabiany libero di mandar in mezzo il traversone ed il numero sei atalantino che sbroglia la matassa. Pochi minuti dopo sfila in area atalantina un pallone pericolosissimo di Marchionni che, fortunatamente, non trova nessun giocatore ospite pronto.

Denis inventa, Peluso segna: scampati i pericoli corsi nell’ultimo frangente di primo tempo, i ragazzi di Colantuono riprendono la matassa e, come rimettono il muso davanti, vanno nuovamente a segno: ancora una volta encomiabile il lavoro di Denis, che riceve palla, entra in area ed offre in mezzo il più facile dei palloni che Peluso è lesto a spingere in rete portando sul 2-0 l’Atalanta al trentottesimo del primo tempo.

Nel finale spunta Amauri: con il raddoppio acquisito, i nerazzurri non devono compiere l’errore di distrarsi, ma alla prima amnesia gli ospiti trovano il guizzo per riportarsi in partita con Amauri, lesto a colpire di testa proprio al quarantacinquesimo e firmare il punto del 2-1 per il Parma che dimezza lo svantaggio. Finirà così, da li a poco, il primo tempo del Comunale con l’Atalanta avanti per 2-1.

Troppi rischi: dopo l’intervallo riparte il match con nessuna variazione tra le due squadre in campo. Guadagna subito corner la squadra di Colantuono e, sugli sviluppi del tiro dalla bandierina, una conclusione di Bonaventura dalla distanza è murata dalla difesa ospite che libera la minaccia. Ospiti che operano la sostituzione del portiere al nono minuto con Mirante che lascia per guai muscolari il posto a Pavarini tra i pali. Brividi all’undicesimo quando una bella combinazione degli ospiti porta la sfera a Sansone che libera Amauri al tiro ma, stavolta, l’ex bomber di Juve e Palermo pecca di mira mandando alta la sfera: sospiro di sollievo per i tifosi nerazzurri.

Dentro la Zanzara: Colantuono decide di cambiare qualcosa nella sua Atalanta che non ha ricominciato al meglio la ripresa, inserendo così al quarto d’ora De Luca al posto di uno spento Maxi Moralez. Punizione guadagnata Denis al diciottesimo, manda in mezzo Cigarini un bel pallone, ma la difesa ospite respinge e De Luca tenta la conclusione ma in fuorigioco.

La grazia di Paletta: occasione colossale al ventiduesimo per gli ospiti sugli sviluppi di una punizione nei pressi dell’area di rigore nerazzurra, il pallone arriva a Marchionni che smarca perfettamente Paletta con un bel pallone aereo, ma il difensore sbaglia clamorosamente il colpo di testa, mandando sul fondo un pallone che pareva destinato in fondo al sacco. La risposta dei nerazzurri arriva con una conclusione da fuori di Bonaventura, potente ma parata a terra da Pavarini.

Il fair-play sconosciuto: nuovo cambio in casa atalantina poco prima della mezz’ora, Radovanovic lascia il posto a Cazzola nel centrocampo nerazzurro. Buona chance per i nerazzurri proprio al trentesimo della ripresa, Peluso mette un bel pallone a Bonaventura che viene anticipato dalla tempestiva uscita di Pavarini che arpiona la sfera. Si ribalta il fronte ed Amauri riceve in area un traversone di Marchionni e sfiora il punto del pareggio colpendo di testa, con la palla che fa la barba al palo ed esce di un niente. Ancora un pericolo, con annesse polemiche al minuto trentatre, Sansone manda alle ortiche la palla del possibile pareggio ma è parapiglia generale dopo l’occasione sfumata per gli ospiti poichè Bellini era a terra in mezzo al campo dolorante da almeno una trentina di secondi.

L’Atalanta tiene: finale di gara davvero palpitante del match con gli ospiti a caccia del pareggio e l’Atalanta che cerca maggior tranquillità con qualche ripartenza velenosa. Esce uno stremato Bellini al quarantesimo per lasciar spazio a Ferri negli ultimi minuti di gara. Denis sfiora il terzo gol un minuto dopo con la bella combinazione tra De Luca ed il Tanque che colpisce la sfera al volo e la palla esce di un nulla sopra la traversa. Occasione su punizione anche per Cigarini, bella la traiettoria che finisce fuori non di molto al minuto quarantatre. Si arriva così al novantesimo quando il collaboratore dell’arbitro indica in cinque i minuti di recupero del match: bella azione di Bonaventura nel primo minuto di extra-time con il numero dieci atalantino che mette in mezzo un pallone che nessun giocatore riesce a colpire verso la porta di Pavarini.

Bentornata vittoria!: Denis al terzo di recupero inventa un gran numero e mette in mezzo un pallone al bacio per De Luca che va a colpo sicuro ma trova l’opposizione strepitosa di Pavarini che devia in corner. Trascorrerà nei pressi della bandierina l’ultimo minuto di recupero, ed il triplice fischio finale libera l’urlo dello stadio. Ancora una volta, dopo tre sconfitte consecutive, arriva la svolta ed i tre punti che riportano ossigeno e serenità ad un’Atalanta che rialza la testa e riprende il cammino. Tre punti d’oro, il sabato sera nerazzurro è di quelli sereni nel cielo freddo ed gelido di Bergamo. Ed ora, testa alla coppa, martedì c’è la Roma per gli ottavi di finale: avanti tutta!