Scommesse: calcio italiano ancora nel caos, nuova ondata di arresti. Criscito lascia il ritiro della nazionale.

Nuova puntata dello sconvolgente filone che sta travolgendo il mondo pallonaro italiano: gli agenti di diverse squadre mobili e del Servizio centrale operativo hanno eseguito una serie di arresti, 19, e perquisizioni in Italia e all’estero nei confronti di soggetti appartenenti a un’organizzazione transnazionale dedita alle combine degli incontri di calcio. In manette il capitano della Lazio, Stefano Mauri, l’ex giocatore del Genoa Milanetto. Indagato anche Antonio Conte, tecnico della Juventus campione d’Italia.

Blitz della polizia nel ritiro della Nazionale. Agenti sono andati nel centro sportivo di Coverciano per eseguire perquisizioni nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse condotta dalla procura di Cremona. Il destinatario della perquisizione è Domenico Criscito. Anche il difensore azzurro è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla frode e alla truffa sportiva: per il giocatore dello Zenit, allenato da Spalletti, niente Europeo con la maglia azzurra in Polonia ed Ucraina, competizione che scatterà tra pochi giorni.A Mauri e a Milanetto, gli inquirenti contestano il reato di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e alla frode sportiva. Gli investigatori avrebbero ricostruito che sia Mauri sia Milanetto erano disponibili, in cambio di denaro, a combinare gli incontri delle loro rispettive squadre. Sarebbero stati anche accertati diversi contatti tra i giocatori e gli esponenti dell’organizzazione criminale.

Perquisizioni sono state compiute dalla polizia nei confronti dell’allenatore della Juventus, Antonio Conte, nell’ambito dell’inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse. Secondo quanto si apprende, Conte è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.

A Cremona si è saputo anche che l’ex giocatore di Atalanta e AlbinoLeffe, Francesco Ruopolo, ha avuto una misura restrittiva ridotta, come l’obbligo di fima, nonostante le sue pesanti implicazioni nel caso, perché ha collaborato concretamente con gli inquirenti.




Verso gli Europei: Cigarini e Schelotto nella lista di Prandelli verso Polonia e Ucraina

Ezequiel Schelotto e Luca Cigarini

Ci sono anche gli atalantini Schelotto e Cigarini fra i trentadue calciatori convocati dal commissario tecnico Cesare Prandelli: l’elenco ufficiale, come da regolamento Uefa, con i nominativi dei 23 calciatori selezionati per la fase finale sarà comunicato dalla Figc entro le 12 del prossimo 29 maggio.

Per l’Atalanta l’ammissione di due giocatori alla fase preliminare è già un grande riconoscimento, anche se sarà comunque difficile per i due atalantini entrare fra i 23 definitivi.

Questo l’elenco completo dei calciatori convocati:
Portieri: Buffon (Juventus), De Sanctis (Napoli), Sirigu (Paris St. Germain), Viviano (Palermo);

Difensori: Abate (Milan), Astori (Cagliari), Balzaretti (Palermo), Barzagli (Juventus), Bocchetti (Rubin Kazan), Bonucci (Juventus), Chiellini (Juventus), Criscito (Zenit San Pietroburgo), Maggio (Napoli), Ogbonna (Torino), Ranocchia (Inter);

Centrocampisti: Cigarini (Atalanta), De Rossi (Roma), Diamanti (Bologna), Giaccherini (Juventus), Marchisio (Juventus), Montolivo (Fiorentina), Thiago Motta (Paris St. Germain), Nocerino (Milan), Pirlo (Juventus), Schelotto (Atalanta), Verratti (Pescara);

Attaccanti: Balotelli (Manchester City), Borini (Roma), Cassano (Milan), Destro (Siena), Di Natale (Udinese), Giovinco (Parma).




L’Atalanta non riesce a fermare la festa della Juve: i nerazzurri chiudono con una sconfitta

SERIE A, TRENTOTTESIMA GIORNATA: i nerazzurri chiudono arrendendosi alla Juventus campione d’Italia che vince 3-1 e chiude la stagione da imbattuta. Bianconeri in gol con Marrone e Del Piero nel primo tempo, mentre nella ripresa la squadra di Colantuono mantiene maggiormente l’iniziativa, colpisce un palo con Bonaventura e trova il punto che dimezza lo svantaggio con una autorete di Lichtsteiner nel finale ma, al novantesimo, il rigore di Barzagli sigilla il risultato sul 3-1 finale. Buona, nel complesso, la gara dei nerazzurri, nonostante la sconfitta che chiude un campionato straordinario di Denis e compagni che ora si godono le meritate vacanze.

Torino: la campanella sta ormai per suonare per gli alunni del campionato di serie A che volge oggi al termine dopo una stagione bella, avvincente ed entusiasmante per i colori atalantini: la salvezza partendo con il gap di sei punti di penalità, in mezzo a voci, pettegolezzi e notizie più da perpetua della parrocchia che da cronache sportive non hanno fermato l’avanzata nerazzurra che ha compiuto, con al timone il condottiero Colantuono, il capolavoro di permettersi di arrivare al traguardo con tre giornate di anticipo. L’ultimo ostacolo per Denis e compagni è rappresentato dalla trasferta in casa della Juve, il giorno della festa bianconera per festeggiare il ritorno alla vittoria in campionato della squadra piemontese che ha avuto la matematica certezza di essere campione d’Italia la scorsa settimana.

Studente diligente o monello guastafeste?: in uno stadio praticamente bianconero in ogni suo angolo vien da chiedersi che ruolo può avere l’Atalanta in questa partita dove i bianconeri non voglion lasciar l’imbattibilità che dura da tutto il campionato, ma i ragazzi di Colantuono vogliono cercare dal canto loro di chiudere il loro fantastico campionato provando a non far il ruolo di comparsa nella tana bianconera.

Turnover e Del Piero day: con uno sguardo alla finale di coppa Italia della prossima settimana, Conte da spazio a diverse seconde linee con l’attacco bianconero composto da Borriello ed un Del Piero che vive l’ultima da titolare in campionato con la maglia bianconera visto il probabile addio a fine stagione. Colantuono mischia anche lui le carte inserendo Cazzola in mezzo al campo ed affidandosi a Moralez e Denis in attacco con Frezzolini ancora tra i pali vista l’indisponibilità di Consigli.

Denis ci prova subito: al terzo minuto Denis scalda subito i guantoni a Storari andando a raccogliere di testa un cross di Schelotto e chiamando il portiere juventino all’intervento e la deviazione in angolo. Rispondono i padroni ci casa pochi minuti più tardi con un tentativo di Borriello da fuori, (bella palla di Del Piero), che finisce sul fondo di un nulla.

Marrone va in gol: padroni di casa che, però, riescono a concretizzare al meglio la seconda occasione costruita al nono quando la Juve passa in vantaggio con Marrone dopo l’incursione di un compagno e colpo di tacco smarcante per Marrone che infila un bolide in porta e siglando l’1-0 per la squadra di Conte. La squadra di Colantuono risponde al quattordicesimo con un tentativo di Peluso, ma la palla finisce molto lontano dalla porta.

Gloria anche per Del Piero: i bianconeri prendon ancor più coraggio col passare dei minuti, la missione rimane ora mandare verso la rete capitan Del Piero e la missione degli juventini si compie tre minuti prima della mezz’ora con una azione che porta ad un batti e ribatti al limite dell’area atalantina e, alla fine, la palla arriva a Del Piero che non si fa sfuggire l’occasione e piazza la sfera che, complice anche una deviazione, spiazza Frezzolini e rotola in rete portando i padroni di casa sul 2-0.

Ancora Denis prima dell’intervallo: l’Atalanta si trova ora di fronte una autentica montagna da scalare a piedi nudi, alla squadra di Colantuono non resta che provarci a testa bassa e cercare di sfruttar al meglio le possibili occasioni che potrebbero crearsi: Denis ha una buona occasione dopo una azione semisolitaria che lo porta dal limite al cuore dell’area bianconera ma la conclusione è troppo alta e la palla si disperde sopra la traversa. Il tempo di veder Frezzolini deviare una conclusione dal limite a fil di sirena di un primo tempo che si chiude così con i padroni di casa avanti di due reti.

Ripresa lenta: riprende il match dopo un intervallo più lungo del previsto con le due squadre che non operano sostituzioni. Colantuono andrà poi ad operare i primi cambi al quinto con gli ingressi di Minotti e Gabbiadini per Moralez e Schelotto. Nerazzurri che mantengono maggiormente il possesso della palla provando anche a portare un paio di insidie alla porta di Storari ma senza fortuna. Il dodicesimo minuto segna anche quello che è l’ultimo atto della carriera di Alessandro Del Piero, che viene sostituito da Pepe, e saluta il pubblico di fede bianconera che gli dedica una autentica ovazione: impossibile, per chi ama il calcio indipendentemente dal colore della maglia, dimenticare un campione del suo spessore fuori e dentro il campo. Giù il cappello.

Jack sul palo: ancora un’opportunità per i nerazzurri al diciottesimo, e stavolta l’occasione è davvero ghiotta per Bonaventura che va a centrare il palo a Storari battuto dopo una bella azione atalantina. La squadra di Colantuono vuol provare ad andare almeno alla ricerca del gol che possa dimezzare lo svantaggio ma sembra mettersi anche la sfortuna tra l’Atalanta e la via del gol.

Autogol, rientriamo in corsa: passano i minuti e la partita prende sempre più la piegha di una formalità e, mentre la voglia di vacanze pare prendere il sopravvento, l’Atalanta trova il punto del 2-1 che arriva grazie ad una autorete di Lichtsteiner che, in mischia, mette dentro nella propria rete un pallone che stava per soggiungere sui piedi di Bonaventura. Pochi istanti prima mister Colantuono aveva inserito Cigarini per Cazzola nel centrocampo nerazzurro.

Rigore dubbio, Barzagli chiude i conti: nel finale di gara, i padroni di casa riescono a spegnere da subito ogni possibile tentativo di ricerca del pareggio dei nerazzurri quando l’arbitro punisce al novantesimo una trattenuta di Manfredini sommata ad un presunto fallo di mano di Lucchini con un penalty (discutibile) che il neo entrato Barzagli va trasformare nel 3-1 per la Juventus. La gara terminerà così due minuti dopo al termine di un breve recupero concesso dal direttore di gara. L’Atalanta termina così la sua splendida annata con tre sconfitte di fila che, non sono certo il massimo per chiudere l’anno, ma che non cancellano quanto di buono fatto da questi ragazzi in una stagione in cui, come già detto all’inizio del nostro racconto, le difficoltà si sono trasformate in una vera e propria molla per compiere un autentico capolavoro che ha portato questa squadra alla salvezza forse più difficile ed incredibile della sua centenaria storia. Cento e più di queste salvezze, per un’Atalanta che ora si gode il meritato congedo dopo mesi di lavoro che hanno dato frutti decisamente eccelsi. Grazie ragazzi!




Juventus-Atalanta: tabellino & pagelle

IL TABELLINO:

JUVENTUS-ATALANTA 3-1 (primo tempo 2-0)

MARCATORI: Marrone al 10’ p.t., Del Piero al 28’ p.t.; Lichtsteiner (autorete) al 38’, Barzagli al 46’ s.t.

JUVENTUS (4-3-3): Storari; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini (dal 44’ s.t. Barzagli), Estigarribia (dal 21’ s.t. Quagliarella); Padoin, Pirlo, Marrone; Giaccherini, Borriello, Del Piero (dal 12’ s.t. Pepe) – Disposiz.: Buffon, Marchisio, Vucinic, Matri – All.: Conte.

ATALANTA (4-4-1-1): Frezzolini; Bellini, Lucchini, Manfredini, Peluso; Schelotto (dal 7’ s.t. Minotti), Carmona, Cazzola (dal 37’ s.t. Cigarini), Bonaventura; Moralez (dal 7’ s.t. Gabbiadini); Denis –  A disposiz.: Polito, Ferri, Raimondi, Tiribocchi – All.: Colantuono.

ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto

NOTE: gara di andata: Atalanta-Juventus 0-2 – spettatori:  40.944 presenti (stadio esaurito) – recupero 1’ p.t. e 4′ s.t.

LE PAGELLE:

ALL.: COLANTUONO 6: ultimo giorno di scuola, partita non eccezionale dei suoi che, comunque, tengon testa ai campioni d’Italia. Bene così e grazie ancora per la splendida stagione.

FREZZOLINI 5.5: forse parte in ritardo in occasione del gol di Del Piero ma è impossibile dar la croce addosso solo a lui.

BELLINI 6: buona la sua partita, poche sbavature nel complesso. Sufficiente.

LUCCHINI 5.5: si macchia nel finale del fallo che porta al penalty del 3-1 juventino. Anche se dobbiamo ancora capire se l’arbitro abbia fischiato il rigore a lui o a Manfredini.

MANFREDINI 6: gara nel complesso ordinata, rigore a parte, è tra quelli che riesce a chiudere meglio in difesa.

PELUSO 6.5: davvero buona la sua partita, che potrebbe anche essere l’ultima con la maglia atalantina. In ogni caso, il ragazzo farà strada. Grande!

SCHELOTTO 6: una partita discreta, nel giorno che, anche per lui, potrebbe essere dell’addio.

CARMONA 5.5: partita decisamente anonima. Già in vacanza.

CAZZOLA 6.5: svetta con una prova decisamente maiuscola. Si sta giocando la riconferma con queste partite, sarebbe da pazzi lasciarsi sfuggire un giocatore come lui. Bravo!

BONAVENTURA 6.5: sfortunato, il palo gli nega il gol che avrebbe sicuramente meritato. Bravo.

MAXI MORALEZ 6: un po’ scarico, ma dopo una stagione a tutta ci può anche stare.

DENIS 6: impegna subito Storari, poi sciupa una discreta occasione dopo il raddoppio juventino. Peccato, ma non è il caso di far delle colpe a chi ci ha trascinato così in alto con i suoi gol. Tanque!!!

SOSTITUZIONI:

MINOTTI 5.5: ancora un po’ acerbo, e si vede.

GABBIADINI 5.5: entra ma non riesce ad incidere a dovere.

CIGARINI s.v.: entra nel finale.




Ultimo giorno di scuola, l’Atalanta prova lo scherzetto alla prima della classe

Torino, ore 15: finale a casa della Juve Campione d’Italia: ultima di campionato per Denis e compagni che saranno ospiti della Juventus, che ha vinto lo scudetto la scorsa settimana con un turno di anticipo e vuole organizzare la propria festa proprio il giorno della gara contro i nerazzurri di Colantuono che proveranno a rovinare la festa alla prima della classe in quella che appare una missione quasi impossibile. Si gioca alle 15 con diretta tv a pagamento su Sky e, a fine gara, non perdete l’articolo firmato Diarionerazzurro.it che potrete leggere anche sul sito partner Atalantini.com




Serie A, trentasettesima giornata: gol, risultati & classifica

Si sono conclusi anche tutti gli incontri della trentasettesima di campionato, con la Juve laureata campione d’Italia con un turno di anticipo resta ora da capire chi arriverà terzo nella corsa-Champions tra Napoli, Lazio, Udinese ed Inter e a quale squadra toccherà il drammatico compito di seguire in serie B le già retrocesse Cesena e Novara. Andiamo dunque a vedere tutti i risultati della penultima di campionato e la classifica:

I RISULTATI:

Atalanta-Lazio 0-2
34′ Kozak; 90′ Cana

Bologna-Napoli 2-0
17′ Diamanti; 64′ Rubin

Cagliari-Juventus 0-2 ore 20.45
6′ Vucinic; 74′ aut. Canini

Inter-Milan 4-2 ore 20.45
14′, rig. 52’, rig. 79’ Milito (I); rig. 44’, 46’ Ibrahimovic, 87′ Maicon

Lecce-Fiorentina 0-1 (05/5 ore 18)
35′ Cerci

Novara-Cesena 3-0
rig. 28′, rig. 68′, 86′ M. Rigoni

Palermo-Chievo V. 4-4
rig. 10′, 19′, 74′ Miccoli; rig. 27′, 71′ Pellissier (C); 30′ Uribe (C); 46′ Luciano (C); 89′ Silvestre

Roma-Catania 2-2 (05/5 ore 20.45)
52′, 77′ Totti (R); 58′ rig. Lodi; 67′ Marchese

Siena-Parma 0-2 ore 12.30
67′ Giovinco; 93′ Floccari

Udinese-Genoa 2-0
30′ Di Natale; 66′ Floro Flores

LA CLASSIFICA:

Serie A Gio Vin Nul Per GF GS Diff P.ti
1 Juventus 37 22 15 0 65 19
+46
81
2 Milan 37 23 8 6 72 32
+40
77
3 Udinese 37 17 10 10 50 35
+15
61
4 Lazio 37 17 8 12 53 46
+7
59
5 Napoli 37 15 13 9 64 45
+19
58
6 Inter 37 17 7 13 57 52
+5
58
7 Roma 37 15 8 14 57 52
+5
53
8 Parma 37 14 11 12 53 53
0
53
9 Bologna 37 13 12 12 41 42
-1
51
10 Catania 37 11 15 11 47 50
-3
48
11 Chievo V.
37 11 13 13 34 45
-11
46
12 Atalanta (-6)
37 13 13 11 40 40
0
46
13 Fiorentina 37 11 12 14 37 43
-6
45
14 Siena 37 11 11 15 44 43
+1
44
15 Palermo 37 11 10 16 52 60
-8
43
16 Cagliari 37 10 12 15 37 46
-9
42
17 Genoa 37 10 9 18 48 69
-21
39
18 Lecce 37 8 12 17 40 55
-15
36
19 Novara 37 7 11 19 34 63
-29
32
20 Cesena 37 4 10 23 22 57
-35
22



Le sviste dell’arbitro ed i gol della Lazio non fermano la festa di una buona Atalanta

SERIE A, TRENTASETTESIMA GIORNATA: nerazzurri K.O. in casa nell’ultima esibizione di fronte ai propri tifosi dopo un match tirato in cui la squadra di Colantuono parte forte e, poco dopo il quarto d’ora, reclama un rigore solare che l’arbitro Rocchi non concede ai nerazzurri; nel finale di primo tempo (dopo aver colpito una traversa con Gonzalez) la Lazio passa in vantaggio con Kozak dopo un liscio di Peluso. Ripresa a ritmo meno elevato ma con la tensione che cresce in campo, Moralez sciupa una buona occasione e Stendardo viene espulso nel finale per aver applaudito ironicamente l’arbitro: in pieno recupero l’eurogol di Cana porta gli ospiti al raddoppio ma la sconfitta subita non cancella la festa dei nerazzurri che escono tra gli applausi dei propri tifosi.

Bergamo: perdere una partita, l’ultima in casa di questa splendida stagione, dopo alcune decisioni arbitrali piuttosto discutibili ed una partita giocata decisamente meglio degli avversari potrebbe dare adito ad una sonora incavolatura (per usare un termine fine…) da parte del tifoso comune: non è così per lo splendido pubblico atalantino che non dimenticando la fantastica stagione, ormai al tramonto, di Denis e compagni, (manca solo una partita, e che partita, a Torino con la Juve), e rendono omaggio con applausi e cori ai propri beniamini a fine partita che ringraziano facendo un giro di campo e salutando il pubblico del Comunale dando appuntamento alla prossima stagione. Pubblico e tifosi così questo calcio malato ne ha davvero bisogno, eccome.

La spettacolare coreografia della Curva atalantina

Curva mozzafiato: proseguendo il concetto appena espresso sopra, merita più di un’applauso la splendida coreografia regalata dalla Curva all’ingresso delle squadre in campo: magliette gigantesche con i numeri di storici eroi passati e presenti della storia atalantina sopra la quale campeggia un gigantesco striscione con scritto: “Essere atalantini, esserlo dentro… le bandiere non sono gli ottimi giocatori ma uomini di esempio, ricchi di valori“. Davvero impossibile non essere d’accordo con loro.

La partita: andiamo dunque alla partita, dicevamo dunque che l’Atalanta si è congedata dal Comunale con una sconfitta: i nerazzurri, hanno pagato dazio con le reti di Kozak poco dopo la mezz’ora e con l’eurogol di Cana proprio all’ultimo minuto dei tempi regolamentari ma più che vibranti sono state le proteste dei ragazzi di Colantuono per un rigore tanto grande quanto impossibile da non vedere che l’arbitro Rocchi non ha fischiato ai nerazzurri.

Rocchi vede male: siamo al minuto diciassette quando i nerazzurri giungono in area laziale dove su un assist rasoterra da destra in favore di Denis, l’argentino entra a contatto con il portiere e Diakitè, viene atterrato nettamente dal difensore ma l’arbitro Rocchi non decreta il rigore, nonostante le proteste dell’attaccante argentino che accendono anche il pubblico del Comunale.

Offensiva ospite: la Lazio risponde di suo al momento di tensione atalantino andando a centrare la traversa al ventiquattresimo con Gonzalez, con i biancazzurri che si sono progressivamente organizzati, riuscendo a trovare poi il gol del vantaggio con Kozak, a dieci dalla fine del primo tempo, che ha sfruttato un’azione in cui la difesa atalantina non ha brillato per determinazione partendo da una disattenzione di Peluso e culminando con la possibile deviazione involontaria di Manfredini sulla conclusione del giocatore laziale. Prima frazione che andrà così in archivio con gli ospiti avanti di una rete e la squadra di Colantuono che schiuma rabbia per il torto subito.

Ripresa calanete: ritentando l’avvio lanciato della prima parte del match, l’Atalanta prova a sorprendere gli ospiti nella ripresa ma la stanchezza delle tante partite giocate senza sosta nelle ultime due settimane non da una manto ai nerazzurri che accusano un certocalo fisico: al quarto d’ora c’è una punizione di Cigarini dalla trequarti destra, Moralez ha la palla buona in area, ma tentenna un attimo e Cana in angolo la conclusione del piccolo argentino. Un paio di minuti più tardi grande azione in area sulla destra di Denis che dribbla un paio di avversari e crossa in favore di Moralez, ma l’ex Zauri è attento in chiusura.

L’applauso di Stendardo: con lo scorrere dei minuti, oltre alla stanchezza, cresce anche il nervosismo in campo ed è ancora una decisione di Rocchi a render teso l’ambiente atalantino nel finale quando al minuto trentasei rifila un cartellino rosso diretto per Stendardo che applaude ironicamente l’arbitro dopo la concessione di un fallo in favore degli ospiti.

L’eurogol di Cana: con l’uomo in più negli ultimi minuti, la Lazio ha maggior facilità ad amministrare una partita in cui, ormai, l’Atalanta non ha più le forze per pungere ancora e, a fil di novantesimo minuto, la squadra di Reja arriva al raddoppio che chiude la partita con Cana che trova dalla distanza una bordata che Frezzolini non può parare.

E’ festa comunque: dopo i quattro minuti di recupero concessi, il match termina ed i nerazzurri possono così, nonostante la sconfitta, salutare i propri tifosi congedandosi con un giro di campo in la truppa di Colantuono va a raccogliere gli applausi e l’ovazione dei suoi sostenitori che li ringraziano per una stagione semplicemente straordinaria in mezzo a mille difficoltà tra penalizzazioni e continue voci destabilizzanti che hanno invece rinforzato un gruppo che ha risposto sul campo, con i fatti, a tutto quanto gli stava succedendo intorno. Giù il cappello, ancora una volta grazie a questo gruppo fantastico.

I nerazzurri, terminata la partita, salutano i tifosi con un giro di campo