Novara-Atalanta: tabellino & pagelle

L'incredibile occasione sciupata da German Denis

IL TABELLINO:

NOVARA-ATALANTA 0-0

NOVARA (5-3-2): Ujkani; Gemiti, Lisuzzo, Centurioni, Garcia, Gabriel Silva (dal 23’ s.t. Coubronne); Rigoni, Pesce, Mascara; Jeda (dall’11 s. t. Mazzarani), Caracciolo (dal 30’ s.t. Rubino) – Panchina: Fontana, Rinaudo, Paci, Branca – Allenatore: Mondonico.

ATALANTA (3-4-1-2): Consigli; Lucchini, Stendardo, Peluso; Schelotto, Cigarini (dal 44’ s.t. Cazzola), Brighi, Bellini; Moralez (dal 35’ s.t. Bonaventura); Marilungo (dal 28’ s.t. Carrozza), Denis – Panchina: Frezzolini, Ferri, Raimondi, Tiribocchi – Allenatore: Colantuono.

ARBITRO: Banti di Livorno – assistenti: Maggiani, Alessandroni.

NOTE: spettatori: 9mila circa – espulsi: Pesce al 47’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto) – angoli: 8-7 – recuperi: 0’ p.t. e 5’ s.t.

LE PAGELLE:

ALL.: COLANTUONO 6.5: tiene sul pezzo i suoi nonostante la vittoria sul Genoa potesse far pensare a qualche pericoloso calo di tensione che, fortunatamente, non c’è stato. Punto prezioso.

CONSIGLI 6.5: impegnato seriamente un paio di volte, si fa trovare pronto.

LUCCHINI 6: fa buona guardia la dietro. Benino.

STENDARDO 6.5: chiude con ordine, concede poco o nulla agli avversari.

PELUSO 6.5: rischia con qualche intervento “pericoloso” in area, ma nel complesso se la cava egregiamente.

BELLINI 6.5: richiamato in campo titolare dopo molto tempo, risponde con una ottima prova.

SCHELOTTO 6: va un po’ a corrente alternata, ma nel complesso non sfigura.

CIGARINI 6.5: dirige con ordine in mezzo al campo. Sempre positivo.

BRIGHI 6.5: migliora di partita in partita, per poco un suo assolo oggi non poteva riportare Denis al gol. Peccato!

MAXI MORALEZ 6.5: fa da spauracchio nell’area del Novara, non crea grandi pericoli ma mette pressione. Bene.

MARILUNGO 6.5: si costruisce da solo un paio di buone occasioni. In crescendo!

DENIS 6: l’emblema della sfortuna, incredibile quel gol fallito da pochi passi. In certi casi val proprio bene il proverbi che ricorda come a volta la iella ci veda davvero bene. Non mollare Tanque!

SOSTITUZIONI:

CARROZZA 6: da manforte ai compagni nel finale.

BONAVENTURA s.v.: entra nel finale.

CAZZOLA s.v.: idem come sopra, ingiudicabile.




L’Atalanta va a Novara per una partita dell’altro… Mondo!

Novara, ore 15: la sfida al Baffo di Rivolta: dopo l’importante successo nel recupero con il Genoa, la squadra di Colantuono si prepara ad una nuova, insidiosa partita in casa del Novara di mister Mondonico, reduce dall’impresa di San Siro con l’Inter – Squadre ampiamente rimaneggiate con diversi assenti da ambo le parti, per i nerazzurri un match importante per mantenersi, con un risultato positivo, distante dalle zone pericolose della classifica – Si gioca alle ore 15, con diretta tv a pagamento su Sky e cronaca sul sito partner Atalantini.com

AVVISO AI LETTORI: l’articolo sul match di Novara, con il racconto della partita e le pagelle verrà pubblicato solamente in serata su diarionerazzurro.it: invitiamo i lettori che vorranno seguire l’immediato dopogara del Silvio Piola a consultare il sito partner Atalantini.com, ricco di costanti aggiornamenti e rubriche. Per il nostro consueto resoconto del match vi diamo invece appuntamento a questa sera. Ci scusiamo per l’inconveniente.




Contro il Genoa è il derby di Marilungo: Atalanta, altri tre punti d’oro!

SERIE A, IL RECUPERO DELLA VENTUNESIMA GIORNATA: la squadra di Colantuono piega il Genoa con una rete dell’ex giocatore della Samp a dieci minuti dalla fine dopo una gara equilibrata, più pimpante nella ripresa dove prima gli ospiti colpiscono la traversa con Kucka, poi è il turno di Denis a mandare la palla sul montante dopo aver chiamato Frey ad una grande parata in precedenza. I nerazzurri crescono nel finale e trovano, con merito e dopo un possibile rigore negato, il gol-vittoria quando manca poco allo scadere conquistando così tre punti importantissimi e salendo a quota ventisette punti in classifica.

Bergamo: rieccole qui, Atalanta e Genoa sono nuovamente pronte per affrontarasi in quel che è il recupero del match della ventunesima giornata rinviato a causa della neve dopo un lungo tira e molla con l’iniziale rinvio, la temporanea decisione di riprovarci alle 19 del primo febbraio e la decisione finale che ha rimandato tutto a quindici giorni dopo per una sfida che mette in palio punti importanti per ambo le contendenti che, senza la penalizzazione dei nerazzurri, sarebbero appaiate in classifica.

Quanti cerotti: certamente, a differenza di due mercoledì fa, le due squadre si presentano decisamente rimaneggiate con svariati indisponibili da ambo le parti: nell’Atalanta, oltre a Moralez non al meglio e dirottato in panchina, Carrozza si prende i galloni da titolare per Carmona ed in attacco l’inedita coppia Gabbiadini-Denis proverà a far male ad un Genoa che, orfano di Gilardino e con una difesa inedita, si affida all’estro di Palacio in attacco.

Una tribuna col Baffo: spunta tra gli spettatori del Comunale il baffo sornione di Emiliano Mondonico, attuale tecnico del Novara, infiltrato speciale in vista del match di domenica dei ragazzi di Colantuono in terra piemontese.

Ricordando Zavaglio: il match ha inizio dopo il minuto di silenzio in ricordo di Gianni Zavaglio, giocatore dell’Atalanta anni ’50 che ha realizzato a Torino il gol della prima storica vittoria in casa della Juventus; si vedono gli ospiti al settimo con Palacio che raccoglie una respinta corta e prova una girata che impegna il portiere Consigli nella deviazione in angolo. La gara stenta ad impennarsi ma l’Atalanta al ventesimo ha un’ottima occasione quando Denis lavora un bel pallone in area ed offre un pallone rasoterra che taglia l’area del Genoa ma senza che nessun nerazzurro riesca a spinger la sfera in rete. La risposta del Genoa è affidata ad un assolo di Palacio che, ricevuta palla in area, stoppa e tira con la sfera che esce sul fondo non di molto. Bella punizione di Gabbiadini al minuto ventisette che impegna Frey alla deviazione in angolo. Sempre da calcio d’angolo arriva una buona occasione per Lucchini alla mezz’ora, il difensore può liberamente colpire di testa ma con la palla che finisce alta sopra la traversa.

Finale piatto: l’Atalanta insiste, Carrozza prova l’assolo in fascia con il cambio di gioco per Schelotto che entra in area e crossa, però, tra le braccia di Frey. Davvero molto poco quel che succede in un primo tempo che si trascina via via sino alla conclusione con le due squadre che giungono all’intervallo sul risultato di 0-0 che rispecchia tutto sommato l’andazzo del match.

Kucka sulla traversa: la gara riprende senza cambi dopo l’intervallo con i nerazzurri che provano nuovamente ad imporre il loro ritmo, ma la difesa ospite che non ha grosse difficoltà ad arginare le offensive dei ragazzi di Colantuono. Velenoso sinistro di Veloso al sesto che sorvola la traversa di un nulla, con la squadra di Marino che prova a rispondere di rimessa a Denis e compagni. Fallo di Stendardo al decimo su Palacio con gli ospiti che guadagnano una punizione insidiosa dal limite sinistro dell’area di rigore ma con la battuta degli ospiti che non è certamente delle migliori; ospiti che vanno a guadagnare una serie di corner in un paio di minuti e, sugli sviluppi dell’ultimo della serie, il colpo di testa di Kucka che fa tremare la traversa della porta nerazzurra con la palla che rimbalza sul montante e ritorna in gioco: brivido per i tifosi nerazzurri.

Ancora legno: Colantuono si gioca la carta Bonaventura al quarto d’ora andando a sostituire Schelotto in mezzo al campo. Match che rimane comunque in equilibrio, seppur con qualche emozione in più rispetto alla prima parte di gara. Altro innesto per il mister nerazzurro al ventunesimo quando Gabbiadini lascia il posto a Guido Marilungo, quasi un derby per lui visto il suo passato alla Sampdoria. Occasione enorme per l’Atalanta al ventitreesimo quando Carrozza riesce a prender il tempo ed andare a crossare rasoterra in area per Denis che controlla e tira, Frey respinge, ma il bomber argentino recupera palle e, da posizione quasi impossibile, fa partire un tiro che impatta sulla traversa e ritorna in campo: pareggiato il conto dei legni con il Genoa, ma quanta sfortuna per il bomber atalantino per cui il gol sembra esser diventato una maledizione.

Calcio o pallavolo?: episodio piuttosto incredibile alla mezz’ora quando i nerazzurri protestano vivacemente per fallo di mano di Carvalho su un suo colpo di testa di Denis con il difensore rossoblu che pare alzar il braccio, deviando il pallone in corner: il direttore di gara non solo non concede un penalty che appare solare ai nerazzurri, ma nemmeno il calcio d’angolo tra i fischi sonori del pubblico del Comunale.

Il derby di Guido: la forza di un possibile torto subito spinge l’Atalanta a volerci provare ancora di più e, ironia della sorte, i nerazzurri riescono a passare compensando da soli quanto il destino (e l’arbitro) avevano tolto prima: bel triangolo al limite dell’area tra Denis e Marilungo con l’assist del primo per la conclusione rasoterra dell’ex doriano che mette nel sacco il gol che apre il match e porta in vantaggio la squadra di Colantuono a dieci minuti dalla fine. Colatuono opera poi il terzo cambio della gara andando a sostituire uno stremato Cigarini con Cazzola.

Paura sterile, è vittoria!: con il Genoa che deve a questo punto sbilanciarsi per andare alla ricerca del punto del pareggio, l’Atalanta può godere di ampi spazi per ripartire e cercare di andare in contropiede con un occhio anche al cronometro con la speranza che il tempo scorra via il più veloce possibile. Sarà ben diversa la realtà dei fatti poichè il Genoa non riuscirà mai a rendersi pericoloso e la squadra di Colantuono può controllare con incredibile facilità il match che si chiude dopo quattro minuti di recupero con l’esplosione di gioia in campo e sulle tribune al triplice fischio dell’arbitro che decreta una vittoria importantissima di un’Atalanta che sale a quota ventisette punti e può così preparare con la giusta serenità l’importante sfida di domenica a Novara dove, anche al cospetto del Mondo, saranno nuovamente in palio punti importanti. Avanti tutta Atalanta!




Atalanta-Genoa: tabellino & pagelle

Guido Marilungo va a realizzare il gol-partita

IL TABELLINO

ATALANTA-GENOA 1-0 (primo tempo 0-0)

RETI: al 34′ st Marilungo

ATALANTA (4-4-2): Consigli; Lucchini, Stendardo, Manfredini, Peluso; Schelotto (15’st Bonaventura), Cigarini (37’st Cazzola), Brighi, Carrozza; Gabbiadini (22’st Marilungo), Denis – In panchina: Frezzolini, Bellini, Moralez, Minetti – Allenatore: Colantuono

GENOA (4-3-3): Frey; Rossi, Granqvist, Carvalho, Constant; Kucka, Veloso (26’st Belluschi), Biondini (36’st Jorquera); Sculli, Palacio, Jankovic (40’st Zè Eduardo) – In panchina: Lupatelli, Birsa, Sampirisi, Krajnc – Allenatore: Marino

ARBITRO: Doveri di Roma

NOTE: gara di andata: Genoa-Atalanta 2-2 – pomeriggio freddo, terreno in discrete condizioni, spettatori 15.000 circa – ammoniti: Sculli, Stendardo, Manfredini – angoli: 7-5 per il Genoa – recuperi: 0′ e 4′

LE PAGELLE:

ALL.: COLANTUONO 7: con quel che ha a disposizione da massima motivazione ai suoi, specie dopo l’episodio del rigore negato che poteva far perdere le staffe ai suoi ed invece li carica ulteriormente. Condottiero!

CONSIGLI 6: una partita da semi-spettatore, per fortuna non faceva il freddo dei giorni scorsi…

LUCCHINI 6.5: un po’ dappertutto, difende e riparte con grande agilità. Bene.

STENDARDO 6.5: anche per lui una prova davvero positiva, difficile passare dalle sue parti.

MANFREDINI 6.5: diga in mezzo alla difesa. Promosso.

PELUSO 6.5: qualche sbavatura ad inizio ripresa, fortunatamente non crea problemi particolari.

SCHELOTTO 6.5: bene nel primo tempo, affaticato nella ripresa lascia spazio a Bonaventura.

CIGARINI 6.5: disegna con perfezione le operazioni di centrocampo.

BRIGHI 6.5: in costante crescita. Bene.

CARROZZA 7: la vera nota positiva. Alla sua prima da titolare in serie A dimostra la sicurezza e la grinta di un vero veterano. Ok!

GABBIADINI 6: un paio di belle giocate, ma ha bisogno di serenità e continuità.

DENIS 6.5: solo la sfortuna gli nega un gol che sarebbe stato più che meritato: prima Frey, poi quella traversa che trema ancora. Gli manca solo il gol!

SOSTITUZIONI:

BONAVENTURA 6: mette vivacità alla manovra, ma a volte pecca di qualche imprecisione di troppo.

MARILUNGO 7: match-winner in un match che è praticamente un derby per lui che è di origini sampdoriane. Bella la combinazione con Denis che lo porta a concludere in rete con un tiro vincente. Bene!

CAZZOLA s.v.: entra nel finale.




Atalanta, dopo la neve riecco il Genoa: una sfida con le infermerie piene

Bergamo, ore 18.30: si recupera la ventunesima di campionato: dopo il rinvio per neve di due settimane fa, Atalanta e Genoa ci riprovano a sfidarsi al Comunale in una gara che mette in palio nuovi punti importanti per la truppa di mister Colantuono. Le formazioni risulteranno ampiamente rimaneggiate per via dei diversi infortuni che hanno riempito le infermerie di ambo le squadre – Si scende in campo alle 18.30 con diretta tv a pagamento su Sky e cronaca live dallo stadio dal sito partner Atalantini.com




Serie A, ventitreesima giornata: gol, risultati & classifica

Seppur con nuovi rinvii a causa della neve e del gelo che ha colpito l’Italia nelle ultime due settimane, il campionato di serie A disputa la sua giornata numero ventitre terminata con i posticipi di lunedì sera: andiamo dunque a fare il punto della situazione con i risultati dei match disputati e la classifica aggiornata.

I RISULTATI:

Lazio – Cesena 3-2 (09/2, ore 20:45)
14′ Mutu (C), 35′ rig. Iaquinta (C), 8′ st Hernanes (L), 60′ Lulic (L), 63′ Kozak (L)

Udinese – Milan 1-2 (11/2, ore 18)
19’ Di Natale (U), 32’ Maxi Lopez (M), 40’ El Shaarawy

Cagliari – Palermo 2-1 (11/2, ore 20.45)
11′ st Pinilla (C), 36′ st Dessena (C), 38′ st rig. Hernandez

Atalanta – Lecce 0-0

Catania – Genoa 4-0
7′ rig. Lodi (C), 49′ e 52′ Barrientos (C), 62′ Bergessio (C)

Inter – Novara 0-1
56′ Caracciolo (N)

Parma – Fiorentina rinviata per neve

Bologna – Juventus rinviata per neve

Napoli – Chievo 2-0 (13/2, ore 20:45)
15′ Britos (N), 38′ rig. Cavani (N)

Siena – Roma 1-0 (13/2, ore 20:45)
6′ st rig. Calaiò (S)

LA CLASSIFICA:

Serie A Gio Vin Nul Per GF GS Diff P.ti
1 Milan 23 14 5 4 45 20
+25
47
2 Juventus 21 12 9 0 33 13
+20
45
3 Lazio 23 12 6 5 37 24
+13
42
4 Udinese 23 12 5 6 34 22
+12
41
5 Inter 23 11 3 9 34 30
+4
36
6 Roma 23 10 5 8 36 27
+9
35
7 Napoli 23 8 10 5 38 24
+14
34
8 Palermo 23 9 4 10 33 34
-1
31
9 Cagliari 23 7 9 7 22 24
-2
30
10 Genoa 22 9 3 10 31 42
-11
30
11 Fiorentina 21 7 7 7 23 19
+4
28
12 Catania 21 6 9 6 27 29
-2
27
13 Chievo V.
23 7 6 10 19 30
-11
27
14 Parma 21 7 6 8 27 34
-7
27
15 Atalanta (-6)
22 7 9 6 25 27
-2
24
16 Siena 22 5 8 9 22 22
0
23
17 Bologna 21 5 7 9 18 26
-8
22
18 Lecce 23 4 6 13 22 38
-16
18
19 Novara 23 3 7 13 20 42
-22
16
20 Cesena 22 4 4 14 15 34
-19
16



L’Atalanta sbatte sul muro del Lecce: non bastano due pali, il match va in bianco: 0-0

SERIE A, VENTITREESIMA GIORNATA: pari a reti bianche nel match del Comunale dove i nerazzurri possono recriminare per i due pali colpiti nel primo tempo in cui i ragazzi di Colantuono hanno costruito molto ma senza capitalizzare nemmeno una delle opportunità costruite. Nella ripresa il match cala vistosamente di intensità ed anche i nerazzurri, in formazione rimaneggiata, risentono dell’andazzo in calando e non riescono a creare occasioni importanti per una gara che terminerà 0-0 con un punto per parte che tiene a distanza i salentini, terz’ultimi; mercoledì alle 18 si recupererà poi il match con il Genoa rinviato per neve.

Bergamo: è quando i punti iniziano a pesare ed anche gli infortuni si mettono di mezzo che mister Colantuono sa come si può gestire al meglio la situazione. Il tecnico nerazzurro, fresco di rinnovo con l’Atalanta per altri dodici mesi, deve attuare una semirivoluzione che parte dal modulo (si passa al 3-5-2) e passa persino dai pali (fuori Consigli per squalifica e Frezzolini per infortunio tocca a Polito) in una partita davvero importante contro il Lecce che, con l’arrivo di Cosmi, ha iniziato a correre e risalire fino al terz’ultimo posto andando a cogliere anche risultati prestigiosi come la vittoria di Firenze e quella interna sull’Inter. Ma quella del Comunale è anche la gara del rientro di German Denis dopo la squalifica con l’argentino che va a caccia del primo gol del 2012 con il supporto di Marilungo, scelto da Colantuono come suo partner di attacco per scardinare la difesa salentina.

Chicco & Ale, 15 anni dopo: tre lustri e un dolore ancora vivo nei ricordi dei tifosi atalantini. Era il 12 febbraio 1997 e una maledetta curva lungo l’autostrada Milano-Laghi portò via per sempre l’attaccante Federico Pisani e Alessandra Midali, la sua ragazza bergamasca. Dramma che sconvolse città, tifosi e squadra che non hanno mai dimenticato per ragazzo semplice dal cuore d’oro destinato ad una grande carriera il cui sogno si è spezzato in un drammatico incidente stradale.

Si fa sul serio: parte bene l’Atalanta che prova da subito a mettere il Lecce nella propria area di rigore e va alla conclusione al quarto con Peluso, conclusione potente ma mira imprecisa. Ancora la squadra di Colantuono al nono con Peluso che va sul fondo e crossa per Marilungo che viene anticipato in uscita da Julio Sergio; sempre Atalanta al quindicesimo con il bel movimento in area di Marilungo che mette in mezzo un pallone su cui però nessuno è pronto alla deviaione vincente.

Guido sul palo: è paradossale come sia Lecce stesso ad offrire ai nerazzurri una autentica palla-gol al ventunesimo quando Oddo è goffo nel suo rinvio e regala palla a Marilungo che entra in area e, da posizione angolata, va a concludere a rete con la palla che sbatte sul palo e rimbalza in campo. Davvero sfortunato l’attaccante nerazzurro in questa circostanza.

Palo, atto secondo: un minuto più tardi i nerazzurri ripartono nuovamente, bel pallone di Schelotto a tagliare l’area, non ci arriva Denis ma è Peluso pronto a concludere ma, anche stavolta, il pallone si schianta sul palo e si spegne poi sul fondo. In un paio di minuti l’Atalanta centra due pali clamorosi. La prima conclusione degli ospiti arriva al ventiseiesimo con una conclusione da fuori di Di Michele che finisce a lato.

Finale a rilento: alla mezz’ora ancora la squadra di Colantuono a rendersi pericolosa con una conclusione dal limite dell’area di Denis che viene deviata da un difensore del Lecce che, per poco, non spiazza Julio Sergio con la palla che prende una strana traiettoria e finisce sopra la traversa in corner. Ritmo che va calando nell’ultima parte del primo tempo che scivola così via senza particolari scossoni e va a concludersi dopo un minuto di recupero sullo 0-0 con i nerazzurri che possono recriminare soprattutto per i due pali colpiti da Marilungo e Peluso nel giro di un paio di minuti.

Cambi forzati: si riparte dopo l’intervallo senza cambi nei ventidue che hanno concluso il primo tempo con Colantuono e Cosmi che ripartono dagli stessi effettivi del primo tempo; l’Atalanta prova a ripartire forte come nella prima parte di gara mentre il Lecce agisce di rimessa e guadagna un corner al secondo minuto sui cui sviluppi va Bojinov a concludere con la palla che finisce sull’esterno della rete. Lucchini è costretto al cambio un minuto più tardi, al suo posto entra Raimondi. Mentre il secondo tempo sonnecchia, una nuova tegola si abbatte in casa atalantina con l’infortunio di Carmona che costringe ad un nuovo cambio mister Colantuono che va ad inserire il neo acquisto Cazzola al dodicesimo.

Dentro anche Manolo: pericolo in area atalantina al sedicesimo con una punizione ben battuta da Oddo ribattuta in area e con l’intervento decisivo di Denis a deviare in corner la palla che stava per arrivare ad un giocatore salentino. L’Atalanta risponde portandosi in avanti e provando il traversone con Peluso, anticipato in corner dalla difesa del Lecce: sugli sviluppi del calcio d’angolo si crea una gran mischia in area con la palla che viene allontanata dalla difesa ospite in affanno. Si gioca anche la carta Gabbiadini al minuto ventiquattro con il bomber dell’under21 che prende il posto di Marilungo nello scacchiere di mister Colantuono. Protesta Denis al ventottesimo quando un difensore del Lecce si arrangia in qualche modo sul bomber argentino ma l’arbito Gervasoni concede solo corner tra le vibranti lamentele dei nerazzurri con Raimondi che viene anche ammonito per proteste.

ripartenza del Lecce al trentacinquesimo con conclusione di quadrado che taglia l’area atalantina pericolosamente ma si spegne sul fondo. Conclusione da fuori di Cazzola un minuto più tardi con la palla che viene parata agevolmente da Julio Sergio. Protagonista il portiere del Lecce al trentottesimo con una bella parata su una punizione di Gabbiadini che prova la conclusione direttamente in porta. Partita che sonnecchia fino al novantesimo con il punteggio che non si schioda dallo 0-0 fino all’indicazione dei tre minuti di recupero decretati da Gervasoni che scivolano anch’essi via con davvero pochi sossulti di una gara che non avrà modo di cambiare più. Lecce ed Atalanta vanno in bianco con i nerazzurri che deludono nella ripresa dopo un convincente primo tempo in cui solo il legno della porta di Julio Sergio, colpito due volte, ha impedito alla squadra di Colantuono di andare a segno. Un punto che sa di bicchiere mezzo pieno se si considera che il Lecce, (terzultimo), rimane a distanza con la possibilità di incrementare il vantaggio nel recupero di mercoledì con il Genoa,  mezzo vuoto se si pensa alle occasioni sciupate che potevano scavare un solco decisivo a favore dei nerazzurri nella lunga volata verso la salvezza.