Mercato: per l’Atalanta Cigarini e Brighi;

Barreto va, Tiribocchi resta

Chiusura con il botto, ma in uscita, per i nerazzurri: Barreto ceduto in mattinata al Napoli mentre ritorno per Cigarini in prestito (sempre dai partenopei); centrocampo ulteriormente puntellato con l’arrivo di Brighi dalla Roma (formula del prestito anche per lui) – Ceduti anche Bjelanovic al Verona ed il giovane Zappacosta all’Avellino

Curiosa invece la situazione di Simone Tiribocchi: dato praticamente per ceduto al Varese per l’intera giornata, il trasferimento in biancorosso del bomber nerazzurro è saltato all’ultimo minuto, probabilmente vista anche l’impossibilità della società di trovare un attaccante di categoria dopo gli assalti a Floccari (finito al Parma) e Rolando Bianchi (rimasto al Toro) falliti nel corso del concitato pomeriggio di calciomercato.




L’AlbinoLeffe parte male: K.O. a Cittadella con troppi sprechi nel finale

Ferma la A per sciopero, è scesa invece in campo regolarmente la cadetteria per la prima giornata: i seriani escono battuti dal Tombolato dopo una partita in chiaroscuro con un primo tempo anonimo con la rete dei padroni di casa firmata da Gasparetto dopo una indecisione in uscita di Tomasig ed il rigore di Regonesi a riequilibrare il match; nella ripresa il Cittadella passa ancora con un gran gol di Vitofrancesco e la squadra di Fortunato sciupa il nuovo penalty del possibile pareggio due minuti più tardi con lo stesso Regonesi. Il portiere Cordaz protagonista nel finale di un paio di ottime parate che negano ai seriani il meritato pareggio di un campionato che inizia con una sconfitta.

Pierre Regonesi, un rigore segnato ed uno fallito con il Cittadella

Cittadella: in vantaggio il Cittadella al 19’. Cross sul secondo palo, Tomasig esce in maniera imperfetta e non trattiene la palla che finisce sulla testa di Gasparetto, che stacca sopra il difensore dell’AlbinoLeffe, e insacca nella porta sguarnita. Girasole recupera palla approfittando di una disattenzione della difesa del Cittadella sul lato destro dell’area di rigore di Cordaz, converge e viene toccato da tergo. Irrati indica il dischetto. Calcio di rigore per l’AlbinoLeffe al 43’ pt: se ne incarica Pierre Regonesi, la sua conclusione è precisa e finisce alla sinistra di Cordaz ed è 1 a 1. Raddoppia il Cittadella in avvio con Vitofrancesco: bellissima azione sulla destra, filtrante di tacco di Di Carmine per il terzino che incrocia con una conclusione violenta all’incrocio dei pali e fa 2 a 1 al 5’. L’AlbinoLeffe ha un’occasione di pareggiare subito dopo, al 7’: altro rigore decretato da Irrati per fallo su Girasole che sulla corsa è difficilmente marcabile. Se ne incarica di nuovo Regonesi, ma questa volta Cordaz è bravo e respinge in angolo. Nel finale molte occasioni per la Celeste che però non riesce a capitalizzare.

IL TABELLINO:

CITTADELLA-ALBINOLEFFE 2-1 (primo tempo 1-1)

RETI: 19′ pt Gasparetto, 43′ pt Regonesi (su rigore), 5′ st Vitofrancesco

CITTADELLA (4-4-2): Cordaz; Vitofrancesco, Gasparetto, Pellizzer, De Vito; Bellazzini (35’st Martinelli sv), Baselli (27’st Magallanes), Schiavon, Job 5.5; Di Carmine, Maah. In panchina: Pierobon, Di Roberto, Branzani, Marchesan, Busellato. All. Foscarini

ALBINOLEFFE (4-4-2): Tomasig; Daffara, Malomo (Luoni 12’ st), Bergamelli, Regonesi; Laner (Foglio 17’ st), Previtali, Hetemaj, Girasole; Cocco (Pesenti 40’ st), Torri – In panchina: Offredi, Salvi, Taugourdeau, Cristiano – All.: Fortunato

ARBITRO: Massimiliano Irrati di Pistoia

NOTE: Regonesi sbaglia un rigore al 7’ st – spettatori: 1.700 circa – ammoniti: Pelizzer per gioco falloso 6’ pt, Previtali per gioco falloso 11’ pt




Presentato Denis, ma la A vede lo sciopero:

prima giornata ad alto rischio

La società nerazzurra continua il puntellamento della squadra ed oggi è stato presentato il bomber argentino proveniente dall’Udinese. Nel frattempo continua la battaglia per il rinnovo del contratto dei calciatori: una lotta contro il tempo con lo spettro dello sciopero della categoria pallonara sempre più probabile e l’inizio del campionato di Serie A rischia dunque di slittare di un paio di settimane.

German Denis, indosserà la maglia numero 19

“Ho accettato di vestire i colori nerazzurri perchè credo nel progetto dell’Atalanta. Sono pronto ad entrare subito nel gruppo e per la partita con il Cesena. Per me saranno tutte finali”.

E’ l’esordio grintoso di German Denis, il «carrarmato», neo a cquisto atalantino, presentato oggi pomeriggio al Centro Bortolotti di Zingonia. Denis è apparso in gran forma e voglioso di dire la sua e soprattutto di giocare.

“E’ una sfida con me stesso – ha aggiunto -, voglio fare bene e dobbiamo sapere che ogni partita per noi varrà come una finale. Ho scelto l’Atalanta anche perchè conosco Marino che mi aveva già portato al Napoli. Vorrei quindi acquisire qui quella fiducia che altrove non avevo”. (fonte: ecodibergamo.it)

Sciopero in vista: appare invece quasi certo lo slittamento della 1ª giornata di campionato. Il presidente Figc Abete aveva cercato la mediazione proponendo un fondo di 20 milioni per garantire la Lega di fronte a contenziosi con l’Aic. Ma le parti sono troppo distanti. Il presidente della Lega: “Non c’è margine per trattare: o proclamano ufficialmente lo sciopero o i club convocano le squadre”




Succede di tutto, il Gubbio ne fa quattro:

l’Atalanta saluta subito la Coppa Italia

Incredibile match nel terzo turno di Coppa Italia: i nerazzurri escono subito di scena per mani del Gubbio che rifila quattro gol alla squadra di Colantuono. Nerazzurri subito sotto per una autorete di Padoin ma le reti di Moralez (il primo con la maglia nerazzurra) e Tiribocchi ribaltano il punteggio in chiusura di primo tempo ma nella ripresa, le troppe distrazioni difensive portano il Gubbio a segnare due gol in dieci minuti, Tiribocchi viene espulso, Gabbiadini segna la rete che riporta l’Atalanta in parità e intravede la possibilità dei supplementari ma è Raggio Garibaldi per gli ospiti a segnare la rete, a quattro dalla fine, che elimina i nerazzurri dalla Coppa e rende amaro il primo esordio stagionale in gare ufficiali.

Maxi Moralez va a segnare la prima rete con la maglia dell'Atalanta

Serata bollente: la savana del Comunale accoglie il match inedito tra Atalanta e Gubbio valido per il terzo turno di Coppa Italia: nota alle vicende per la recente promozione in serie B, la cittadina umbra (famosa tra l’altro per aver ospitato le registrazioni della serie tv Don Matteo con Terence Hill) affronta la squadra di Colantuono in un match davvero curioso ma dove non bisognerà certo scherzare, in palio c’è l’accesso al quarto di Coppa contro la vincente tra Cesena ed Ascoli.

Manfre tra gli applausi: scrosciano dagli spalti all’ingresso in campo gli applausi per Thomas Manfredini, riabilitato dalla sentenza di secondo grado dopo la iniziale squalifica di tre anni per la vicenda del calcioscommesse che ha contraddistinto l’estate del calcio italiano.

Spinta nerazzurra: parte bene la squadra di Colantuono che mette subito un discreto ritmo all’incontro con la velocità dei piccoletti Moralez e Marilungo che crea qualche grattacapo ad un Gubbio ordinato che riesce a chiudersi con ordine e ripartire. Buona occasione per Bonaventura all’ottavo quando da una bella combinazione tra Moralez e Tiribocchi arriva l’assist che Jack spedisce altissimo da buona posizione ma in sospetto fuorigioco. Tiribocchi conclude bene al decimo ma la palla viene deviata in corner su cui sviluppi Peluso manderà alto. Punizione deliziosa di Moralez che non trova di un nulla al quarto d’ora la testa di Marilungo per la deviazione vincente.

Padoin sbaglia porta: in un primo tempo che andava via via galleggiando, al minuto ventidue accade l’imprevisto che manda in salita la partita per i ragazzi di Colantuono: una bella ripartenza del Gubbio fa nascere un cross dal limite destro dell’area che trova pronta la testata di Padoin che, involontariamente, infila la porta di Consigli e manda avanti il Gubbio.

A testa bassa: rabbiosa la reazione nerazzurra che, un minuto più tardi, trova un bello spunto di Bonaventura la cui conclusione è prima respinta dalla difesa ospite e poi deviata sulla parte alta della traversa. Il portiere del Gubbio Donnaruma è protagonista poco più tardi con una bella parata su un pericoloso colpo di testa in area ospite.

Maxi Moralez festeggiato dai compagni: gol amaro per lui, non eviterà la sconfitta ai nerazzurri

Il Moralez torna alto: l’assedio nerazzurro diventa vincente al ventinovesimo quando dal proseguio di un batti e ribatti in area di rigore arriva il traversone di Bonaventura che Donnaruma devia sui piedi di Maxi Moralez ed il piccolino nerazzurro segna il suo primo gol con la maglia dell’Atalanta e riporta il punteggio in parità.

Il Tir mette la freccia: sulla foga per il pareggio ottenuto, la squadra nerazzurra prosegue con la sua insistente manovra che mette in difficoltà la difesa umbra che fatica ad arginare le avanzate nerazzurre: prima Marilungo manca la deviazione vincente di un soffio, poi trova il guizzo che ribalta il match in dieci minuti: combinazione veloce tra Bonaventura e Tiribocchi con passaggio del primo per il Tir libero in area di colpire e mettere a segno il gol del 2-1 atalantino. Brividi pochi istanti dopo per una punizione dal limite di Ragatzu per gli ospiti che lambisce la traversa. Di li a poco si giungerà poi alla conclusione di un primo tempo che l’Atalanta riesce a chiudere in vantaggio un primo tempo in cui si era inizialmente complicata la vita ma con bel gioco e qualità è riuscita a ribaltare.

La difesa dorme, Giannetti no: avvio choc della ripresa per i nerazzurri che al secondo minuto si concedono una distrazione che risulterà fatale: ripartenza veloce per il Gubbio e cross in area per il neo entrato Giannetti che mette dentro da due passi sfruttando anche la dormita colossale di Masiello in marcatura: 2-2 e tutto da rifare per i nerazzurri.

Autogol atto secondo: sarà anche calcio estivo ma è davvero incredibile quello che succederà da li a poco con i nerazzurri che finiscono addirittura sotto nel giro di sette minuti dall’avvio della ripresa: dopo un contropiede velocissimo che sembrava sventato, Peluso perde un contrasto in area e Giannetti è libero nuovamente di andare a segno nonostante l’inutile l’autorete finale di Carmona nel tentativo di salvare in extremis.

Rosso-Tir: si fa sempre più complicata la rincorsa nerazzurra in questo secondo tempo da incubo. Il caldo e la fatica iniziano a farsi sentire e nel momento in cui i nerazzurri sfiorano il 3-3 ecco il fattaccio che complica ancor di più le cose: traversone delizioso di Schelotto in area per Tiribocchi che manda la palla a sbattere contro il palo e nell’andare alla ricerca della palla entra in maniera scomposta sull’avversario e viene così espulso dall’arbitro Gava.

Manolo salvaci tu: pur andando incontro ai contropiedi avversari, la squadra di Colantuono continua nella sua ricerca del pareggio e ci prova inizialmente con la conclusione da fuori del neo entrato Caserta (parata dal portiere) per continuare nella sua azione insistita che sfocia poco dopo la mezz’ora con Gabbiadini che è lesto a raccogliere una palla sbucciata in area da Caserta ed infilare la porta di Donnaruma per il gol del pareggio atalantino.

Garibaldi ci ha ferito: lo sforzo dei nerazzurri prodotto con l’uomo in meno non permette alla squadra di Colantuono di riuscire a puntare nuovamente la porta ospite ed, anzi, sono gli uomini di Pecchia a provare a spingere nuovamente e, a quattro dal termine, producono l’ennesima doccia gelata sul Comunale: sull’ennesimo cross dalla sinistra che trova stavolta Raggio Garibaldi libero di infilare in rete per la quarta volta in questa serata.

Bye bye Tim Cup: con la squadra ormai sulle gambe il match si trascina sino ai quattro minuti di recupero decretati dall’arbitro in cui le emozioni saranno davvero poche sino al triplice fischio finale dell’arbitro che decreta l’impresa del Gubbio che rifila quattro gol ad un’Atalanta sbadata e disattenta in difesa, specialmente nella ripresa, che termina sin da subito la sua corsa in Coppa Italia con una uscita di scena sicuramente nella maniera non certo migliore. Una sana lezione in vista dell’imminente avvio di campionato la prossima domenica ed in serie A gli avversari non sono sicuramente del calibro del Gubbio…




Atalanta, stasera si fa sul serio:

per la Coppa Italia a Bergamo c’è il Gubbio

Sfida inedita nel terzo turno eliminatorio di Coppa Italia questa sera a Bergamo: è il Gubbio, neopromosso in serie B, a sfidare l’Atalanta di Colantuono che affronta il suo primo impegno ufficiale della stagione al termine di una settimana tribolata sul fronte della giustizia sportiva con la soddisfazione per l’assoluzione di Thomas Manfredini ma anche la grande delusione per la conferma della squalifica di capitan Doni e dei sei punti di penalizzazione nel prossimo campionato di Serie A.

Colantuono pare intenzionato a puntare sul duo Marilungo-Tiribocchi in attacco dirottando inizialmente l’argentino Moralez in panchina con Schelotto titolare in mezzo al campo: si gioca alle 20.45 con diretta Tv su BergamoTv (canale 17 del digitale terrestre)

Queste le probabili formazioni:

ATALANTA-GUBBIO

ATALANTA (4-4-2): 47 Consigli; 25 Masiello, 4 Capelli, 3 Lucchini, 13 Peluso; 7 Schelotto, 20 Caserta, 22 Padoin, 10 Bonaventura; 90 Tiribocchi, 89 Marilungo. In panchina 78 Frezzolini, 32 Ferri, 17 Carmona, 23 Pettinari, 11 Moralez, 63 Ardemagni, 28 Gabbiadini. All. Colantuono.

Gubbio (4-2-3-1): 32 Donnarumma; 39 Almici, 13 Benedetti, 23 Bartolucci, 22 Farina; 64 Buchel, 10 Raggio Garibaldi; 20 Bazzoffia, 30 Ragatzu, 7 Giannetti; 9 Ciofani. In panchina 1 Farabbi, 6 Briganti, 33 Caracciolo, 15 Montefusco, 19 Mendicino, 28 Kraus, 17 Smacchia. All. Pecchia.

Arbitro: Gava di Conegliano Veneto (Iannello, Tonolini; Viti)

C’è anche CAGLIARI ALBINOLEFFE: impegno di Coppa anche per la truppa seriana di mister Fortunato che, dopo aver superato a fatica il Castelrigone si trovano impegnati nella difficile trasferta di Cagliari.

REGOLAMENTO: le gare si giocano in gara unica con eventuali tempi supplementari in caso di parità al novantesimo e calci di rigore se il risultato di parità non si sblocca nemmeno dopo 120 minuti di gioco.




Coppa Italia: l’AlbinoLeffe passa il turno,

superato a fatica il Castel Rigone

I seriani superano il secondo turno di Coppa Italia superando al Comunale il Castel Rigone (serie D) che passa addirittura in vantaggio in avvio di partita: la reazione della squadra di fortunato si capitalizza nel gol del pareggio in chiusura di primo tempo (autorete di Guastalvino) ed in avvio di ripresa è Laner ad andare a segno su ribattuta dopo un rigore fallito proprio dallo stesso giocatore seriano. Prossimo avversario per la squadra di Fortunato sarà il Cagliari con la sfida del Sant’Elia in programma il 21 agosto.

IL TABELLINO:

ALBINOLEFFE – CASTEL RIGONE 2-1 (primo tempo 1-1)

RETI: Tranchitella 9’ pt (CR), Guastalvino (aut.) 40’ pt (A), Laner 4’ st (A)

ALBINOLEFFE (4-2-3-1): Tomasig; Luoni, Lebran, Piccinni, Regonesi; Hetemaj (Torri 30’pt), Girasole (Salvi 40’ st); Pacilli, Laner, Cristiano (Taugourdeau 22’ st); Cocco – A disposizione: Offredi, Martinez,  Geroni, Cia – All.: Fortunato

CASTEL RIGONE (4-3-3): Franzese; Bricca, Bisello Ragno, Guastalvino, Bruni (Giorni 14 st’); Gai, Sala; Sorbini (Pirchi 40’ st), Zuppardo (Agostinelli 28’ st), De Luca; Tranchitella – A disposizione: Araldi, Bianchi, Agostini, Cerbini, Agostinelli – All.: Mezzanotti

Arbitro: Marco Viti (sez. di Campobasso)

Cronaca: l’AlbinoLeffe in svantaggio nei primi minuti della gara e precisamente al nono minuto grazie alla verticalizzazione di Zuppardo in area di rigore per Tranchitella el ’attaccante nato a Zurigo riesce a girarsi e a colpire di destro, trafiggendo Tomasig alla prima vera occasione del match.

I seriani faticano ad impostare, la fatica ed i carichi di lavoro si fanno sentire ma in chiusura di primo tempo hanno la forza di trovare il pareggio: Pacilli si muove bene a centrocampo ed imbecca con un bel lancio in profondità Cocco che si presenta in area tutto solo e l’attaccante sardo non conclude a rete e preferisce metter in mezzo per i compagni: Guastalvino è sulla traiettoria e devia sfortunatamente nella sua rete mandando in porta il pallone dell’1-1.

L’AlbinoLeffe capitalizza al meglio il momento positivo andando nuovamente a segno in avvio di ripresa grazie al rigore decretato per fallo su Cristiano e Laner si incarica della battuta del tiro dal dischetto: conclusione centrale respinta da Franzese (2 rigori parati su 2 gare di Coppa), con lo stesso Laner che riprende e non sbaglia il punto che porta sul 2-1 la Celeste e le prenota un biglietto per Cagliari dove domenica prossima la banda di Fortunato sarà di scena contro i sardi: un test di ben altro spessore rispetto al Castel Rigone ed anche per questo bisognerà evitare distrazioni pericolose per cercare di far strada in Coppa Italia.




Una vittoria ed un pari bastano:

all’Atalanta il trofeo Banco Popolare

Battendo il Novara e pareggiando con il Chievo i nerazzurri si aggiudicano il trofeo “Banco Popolare”: una iniezione di fiducia importante contro due squadre che saranno probabili avversarie nella corsa alla salvezza ad un paio di settimane dall’inizio del campionato ed una dalla prima uscita stagionale di Coppa Italia.

L'esultanza dei nerazzurri dopo il gol di Gabbiadini al Chievo

Riepiloghiamo l’andamento della serata del Comunale con una breve cronaca dei tre match disputati e le formazioni scese in campo:

ATALANTA-NOVARA 1-0
RETI: 32′ Capelli

ATALANTA: Consigli, Capelli, Masiello, Lucchini, Peluso, Moralez, Padoin, Carmona, Bonaventura, Marilungo, Tiribocchi – A disposizione: Frezzolini, Bellini, Caserta, Barreto, Schelotto, Pettinari, Gabbiadini, Ferri, Ardemagni, Raimondi – All.: Colantuono

NOVARA: Ujkani, Gemiti, Paci, Morganella, Porcari, Marianini, Pesce, Centurioni, Pinardi, Granoche, Meggiorini – A disposizione: Fontana, Giorgi, Motta, Rubino, Rigoni, Morimoto, Radovanovic, Dellafiore, Mazzarani, Garcia, Gigliotti – All.: Tesser

Cronaca: avvio abbastanza difficile per i nerazzurri che paiono soffrire la velocità e la maggior agilità dei piemontesi e Consigli, se vi fossero ancora dubbi, dimostra nuovamente come la sua presenza tra i pali dia sicurezza e qualità al reparto. Anche Masiello ha modo di dimostrare nuovamente, come già visto anche nel Bortolotti, come sia utile nelle chiusure ed importante come innesto di questo mercato estivo. Il gol partita arriva da corner: Moralez (buona partita anche per lui) manda sul secondo palo, Capelli svetta e trova il sette dalla parte opposta regalando all’Atalanta i primi tre punti in palio nel trofeo.

NOVARA-CHIEVO VERONA 2-0

RETI: 15′ e 19′ Morimoto

NOVARA: Fontana, Dellafiore, Morganella (12′ Paci), Centurioni, Rigoni, Giorgi, Mazzarani, Radovanovic, Garcia, Meggiorini, Morimoto – A disposizione: Ujkani, Gemiti, Pinardi, Shala, Motta, Rubino, Porcari, Marianini, Granoche, Paci, Gigliotti – All.: Tesser

CHIEVO VERONA: Squizzi, Mandelli, Jokic, Frey, Sardo, Cruzado, Luciano, Rigoni, Bostjan, Paloschi, Pellissier – A disposizione: Coletta, De Falco, Moscardelli, Acerbi, Hetemaj, Thereau, De Paula, Rincon, Uribe – All.: Di Carlo

Cronaca: il secondo match porta il Novara ad un immediato riscatto nel match contro il Chievo. La squadra di Tesser chiude la pratica in meno di cinque minuti con la doppietta di Morimoto che stende i veneti e regala la vittoria ai piemontesi che saranno spettatori dell’ultimo match tra Atalanta e gli stessi veneti.

ATALANTA-CHIEVO VERONA 1-1

RETI: 22′ Gabbiadini, 28′ Pellissier

ATALANTA: Consigli, Lucchini, , Bellini, Ferri, Raimondi, Schelotto, Barreto, Caserta, Pettinari, Gabbiadini, Ardemagni – A disposizione: Facheris, Capelli, Moralez, Peluso, Padoin, Masiello, Marilungo, Tiribocchi – All.: Colantuono

CHIEVO V.: Squizzi, Mandelli, De Falco, Bostjan, Jokic, Rigoni, Sado, Frey, Pellissier, Hetemaj, Thereau – A disposizione: Coletta, Moscardelli, Acerbi, De Paula, De Castro – All.: Di Carlo

Cronaca: basta il pareggio ai nerazzurri per conquistare la vittoria del trofeo in quanto anche perdendo ai rigori, la squadra di Colantuono avrebbe ottenuto il punto necessario ad aggiudicarsi la vittoria. Bel

Match giocato a ritmi discreti con tensione sin troppo alta da parte dei veneti che eccedono in proteste e nervosismo in almeno un paio di occasioni nonostante il tono decisamente da amichevole ferragostiana. Tanto curioso e pittosto rocambolesco il gol dei nerazzurri (Gabbiadini si invola su suggerimento di Ardemagni e cerca il tiro che, deviato da Mandelli, spiazza il portiere), quanto appare nitido come è l’Atalanta a meritare di più per quanto visto, davanti ad un Chievo abbastanza deludente nel complesso di una serata con più ombre che luci per gli uomini di Di Carlo che salvano la faccia ringraziando bomber Pellissier che prima guadagna il rigore subendo fallo da Lucchini, poi va a batterlo con parata in un primo tempo di Consigli e ribattuta vincente del bomber clivense che vale l’1-1 che consentirà comunque ai nerazzurri di vincere il torneo.

Nel complesso va comunque lodata la buona prova difensiva dei nerazzurri (qualche amnesia a parte…) e va sottolineato come persista il problema in fase realizzativa con un centrocampo che manca di quella qualità che, al momento, Moralez sembra dare solo a sprazzi. Nonostante tutto un buon viatico in vista degli esordi in Coppa Italia tra una settimana ed in campionato tra due.

Capitan Bellini riceve la coppa del trofeo "Banco Popolare"