Videoemozioni di serie A: riviviAmolA!

Videosintesi di quasi un quarto d’ora della gara con il Portogruaro per rivivere i momenti da brivido del match che ha riportato i nerazzurri in paradiso dopo solamente un anno tra i cadetti.

Video tratto da: teleatalanta.iobloggo.com

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Serie B trentanovesima giornata:

gol, risultati & classifica

Con le promozioni di Atalanta e Siena che sono diventate certe, dopo trentanove turni di campionato il torneo cadetto ha ancora molte cose da dire in testa ed in coda: la corsa verso i playoffs in testa e la bagarre in coda per evitare la retrocessione in prima divisione ed i playout. Facciamo il punto della situazione dopo trentanove giornate.

I RISULTATI:

Atalanta-Portogruaro 4-1
16’ pt Memushaj (P), 31’ pt Tiribocchi (A), 41’ pt Bonaventura (A), 34’ st Delvecchio (A), 37’ st Tiribocchi (A)

Crotone-Novara 0-3
28’ pt Centurioni (N), 37’ pt Bertani (N), 5’ st Gonzalez (N)Empoli-AlbinoLeffe 3-1
38’ pt Stovini (E), 18’ st Forestieri (E), 36’ st Coralli (E), 39’ st Cocco (A)

Frosinone-Vicenza 4-0
10’ pt Santoruvo (F), 7’ st Terranova (F), 22’ st rig. Sansone (F), 33’ st Sansone (F)

Modena-Grosseto 1-1
23’ pt Greco (M), 33’ pt Sforzini (G)

Padova-Ascoli 3-1
15’ pt Cuffa (P), 42’ pt El Shaarawy (P), 20’ st Ardemagni (P), 45’ st Feczesin (A)

Pescara-Livorno 0-1 (6/05 h. 20.45)
14’ pt aut. Pinna (P)

Piacenza-Sassuolo 1-0
1’ st Piccolo (P)

Reggina-Varese 1-1 (08/05 ore 12.30)
10′ s.t. Ebagua (V), 38′ s.t. Zizzari (R)

Siena-Torino 2-2
10’ pt Calaio’ (S), 23’ pt Sgrigna (T), 38’ pt Calaio’ (S), 35’ st Bianchi (T)

Triestina-Cittadella 3-2
11’ pt Godeas (T), 20’ pt Bariti (T), 24’ pt Taddei (T), 25’ pt Gorini (C), 7’ st Gabbiadini (C)

LA CLASSIFICA:

Serie B Gio Vin Nul Per GF GS Diff P.ti
1 SIENA 39 20 14 5 60 31
+29
74
2 ATALANTA 39 21 11 7 55 30
+25
74
3 Novara 39 16 16 7 57 33
+24
64
4 Varese 39 14 20 5 47 29
+18
62
5 Reggina 38 13 15 10 40 36
+4
54
6 Torino 39 14 12 13 46 45
+1
54
7 Padova 39 12 17 10 57 46
+11
53
8 Livorno 39 13 14 12 44 42
+2
53
9 Empoli 39 12 16 11 43 37
+6
52
10 Pescara 39 14 10 15 40 41
-1
52
11 Crotone 39 12 14 13 42 47
-5
50
12 Modena 39 10 19 10 40 45
-5
49
13 Grosseto 39 12 13 14 42 48
-6
49
14 Vicenza 39 14 7 18 40 51
-11
49
15 Piacenza 39 11 13 15 49 58
-9
46
16 Sassuolo 39 11 12 16 37 43
-6
45
17 Cittadella 39 10 14 15 44 50
-6
44
18 AlbinoLeffe 38 11 10 17 48 59
-11
43
19 Ascoli 39 12 13 14 38 46
-8
42
20 Triestina 39 8 16 15 34 51
-17
40
21 Portogruaro 39 10 10 19 36 56
-20
40
22 Frosinone 39 8 14 17 43 58
-15
38

SIENA e ATALANTA già matematicamente promosse in Serie A




Mezz’ora di paura, poi la rimontA vincente:

Portogruaro travolto dalla marea nerazzura

Avvio decisamente sottotono dei nerazzurri che vanno addirittura sotto al quarto d’ora per via della rete ospite siglata da Memushaj e la squadra di Agostinelli che sfiora almeno in due occasioni il clamoroso raddoppio con l’Atalanta che appare stordita dalla rapidità degli ospiti che, di fatto, non hanno nulla da perdere. Sospiro di sollievo alla mezz’ora quando Tiribocchi insacca di testa la rete dell’1-1 e, in chiusura di prima frazione è Jack Bonaventura a ribaltare il punteggio e portare all’intervallo la Dea sul 2-1. Nella ripresa il Portogruaro finisce la benzina e per l’Atalanta è tutto facile grazie anche alle reti di Delvecchio e Tiribocchi che sigillano il risultato e la promozione in A. Tutto e bene quel che finisce bene e, per dirla con le parole del Presidente Percassi “So mia dientàt mat…” per fortuna, aggiungiamo noi! 

La festa dei giocatori nerazzurri a fine partita

Bergamo: festa si, pur con qualche fatica di troppo. Il pomeriggio nerazzurro non ha avuto decisamente un inizio piacevole per le coronarie del tifoso atalantino e, per un quarto d’ora abbondante, la situazione si è davvero complicata seriamente. 

 

Percassi, Colantuono e Spagnolo: il trio d'assi di un'Atalanta vincente

Partenza con sorpresa: avvio di partita molto bloccato, con le due formazioni che non provano a pungere e sono gli ospiti a provare qualche soluzione offesinva dando dimostrazione di maggiore lucidità. Al quarto d’ora scende il gelo tra gli oltre ventimila del Comunale quando da una azione contorta ospite, Tarana conclude in area dalla destra, la palla finisce in verticale a Espinal che, cadendo a terra, riesce a smistare la palla a centro area, dove Memushaj non deve far altro che mettere nel sacco il pallone che porta in vantaggio il Portogruaro.

Grazie Andrea: l’undici di Colantuono fatica tremendamente a ritrovare il bandolo della matassa apparendo disordinati e poco organizzati di fronte alla grinta ospite che, pochi minuti più tardi, non trova il colpo che avrebbe portato i veneti al clamoroso raddoppio con Tarana, che chiama a decisivo intervento Consigli con la difesa nerazzurra che chiude in affanno. Primi cenni di risveglio nerazzurro al minuto venti quando la squadra di Colantuono sfiora il pareggio con Marilungo che calcia in modo impreciso a due passi dal palo alla destra di Rossi. 

Tir verso la A: l’occasione sciupata è però il segnale che qualcosa stia mutando nello scacchiere nerazzurro e, ritrovata l’organizzazione, i nerazzurri centrano anche il pareggio alla mezz’ora quando Barreto offre l’assist di testa vincente alla zucca di Tiribocchi che manda nel sacco il pallone dell’1-1 con decisivo sospiro di sollievo per tutti i tifosi. 

Prendono il via al fischio finale i caroselli dei tifosi per le vie della città

Jack Asso vincente: il vantaggio del Novara a Crotone obbliga di fatto Doni e compagni a dover vincere per poter dare il via alla grande festa-promozione, ed i nerazzurri capiscono che è il momento di accelerare dopo aver riacquisito sicurezza con il pareggio del Tir. Al minuto quaranta ecco che la corazzata nerazzurra trova il guizzo vincente per la seconda volta, quella che porta al vantaggio e che fa approdare con un piede e tre quarti l’astronave nerazzurra in serie A: bel tocco di tacco di Doni a smarcare sulla destra Raimondi che crossa a centroarea, e trova Bonaventura che è fulmineo quanto bravo a trafiggere Rossi. Va in archivio così sul 2-1 per i nerazzurri un primo tempo davvero in altalena per le emozioni vissute da ambo le parti. 

Soldatino Gennaro: parte il secondo tempo e gli ospiti provano sin da subito a concludere in porta, ma la conclusione di Tarana non impensierisce Consigli. Con le forze che vanno pian piano scemando, il Portogruaro cade in balia della rete nerazzurra che ingabbia nella metà campo i ragazzi di Agostinelli andando alla ricerca del gol che varrebbe la sicurezza: un paio di buone occasioni per Bonaventura prima e Tiribocchi poi e la squadra di Colantuono pare avere in mano un match che si chiuderà definitivamente al minuto trentaquattro della ripresa quando, da corner, il neo entrato Delvecchio trova la testata vincente per mandare in rete la palla del 3-1 e far esplodere di gioia un Comunale in cui, di fatto, inizia la festa. 

Poker Tir: tre minuti più tardi e l’apoteosi inizia a travolgere Bergamo e dintorni quando il ritorno in serie A dell’Atalanta trova il definitivo sigillo di Simone Tiribocchi che firma la doppietta personale, oltre alla quarta marcatura per i nerazzurri, con una conclusione violenta e angolata dal limite dell’area, con la palla che finisce sulla destra di Rossi. 

Sul campo del Comunale è proprio qui la festA!!!!

 

Lieto fine: il resto della storia lo conoscete un po’ tutti, dopo due minuti di recupero il fischio finale dell’arbitro sancisce il matematico ritorno in serie A dell’Atalanta dopo una sola stagione di purgatorio in cadetteria. Il primo passo è compiuto, da oggi si inizia a lavorare per il futuro e per garantire continuità a questa squadra la dove le compete, tra le grandi del calcio italiano. Un grazie di cuore a questi ragazzi, la società ed i suoi fantastici tifosi che anche oggi, tutti insieme, hanno scritto l’ennesima straordinaria pagina che rimarrà incisa nel cuore di tutti noi tifosi. 

Non siamo diventati matti... Grazie Predisente!




L’incubo è finito: grazie Atalanta, ora Bergamo è di nuovo AltissimAAAAA!!!!

Con la vittoria sul Portogruaro i nerazzurri conquistano la matematica promozione in serie A con tre turni di anticipo: si fissa con oggi il primo tassello della ricostruzione atalantina voluta dal Presidente Percassi che, dopo aver rilevato la società dalla famiglia Ruggeri, si era posto come obiettivo l’immediato ritorno di Doni e compagni tra le grandi del calcio italiano per la regina delle provinciali che si riporta la, dove le compete. Bentornata a casa magica Atalanta!

Bergamo: casa, dolce, dolcissima casa. Questo è il grido di gioia che parte dallo stadio Comunale e si riporta lungo le strade di Bergamo, provincia e laddove vi siano tracce di tifo atalantino: l’Atalanta fa ritorno in serie A dopo solo un anno di purgatorio in cadetteria e, come l’ultima volta, lo fa con tre turni di anticipo grazie al successo sul Portogruaro che riporta la banda di mister Colantuono nel paradiso pallonaro italiano dopo un campionato condotto con saggezza ed attenzione, sapendo gestire i momenti di difficoltà iniziale e piazzando l’allungo decisivo, quando le altre del torneo iniziavano a tirare il fiato, e piazzare l’allungo decisivo che ha portato i nerazzurri, insieme al Siena, a fare il vuoto nella volata per i primi due posti verso la A.

Il presidente Antonio Percassi

Un ciclone chiamato Percassi: ma la vera rivoluzione atalantina parte proprio dalla scorsa estate quando la decisione della famiglia Ruggeri di passare la mano porta il ritorno a Bergamo di Antonio Percassi che si rivelerà la vera arma vincente della rinascita atalantina. Arrivo in diligenza alla festa della Dea, prezzi stracciati per gli abbonamenti, la voglia di far entrare la voglia di Atalanta anche al di fuori dello stadio o del campo di allenamento travolge l’intera città che risponde con oltre 17mila abbonamenti e, di fatto, riempie il Comunale ad ogni gara interna dei nerazzurri e porta l’entusiasmo a mille come da tempo non si vedeva a Bergamo e dintorni. Dalla sua grande capacità di saper trascinare la folla parte il riscatto Atalantino di una squadra che verrà confermata in toto (o quasi) e affidata a Stefano Colantuono, già in passato protagonista di una promozione con l’Atalanta con cui si lasciò in maniera non certo pacifica stralciando un contratto già firmato ed emigrando a Palermo dopo una tranquilla salvezza al primo anno di A con i nerazzurri.

Colantuono andata & ritorno: combinazione del caso che proprio cinque anni e un giorno fa (il 6 maggio 2006), vincendo a Catanzaro, l’Atalanta ritrovò quella che è ora diventata la penultima promozione in serie A e, nuova ironia della sorte, su quella panchina vi era sempre Stefano Colantuono, burbero sceriffo dal pugno di ferro che non farà spettacolo sul campo ma, numeri alla mano, nessuno nella recente storia atalantina ha saputo fare meglio di lui. Vincere, senza incantare, ma portare a casa i tre punti: questo è il credo calcistico del tecnico di Anzio che non godrà delle migliori simpatie del mondo dalle parti di Bergamo, ma ha saputo portare in porto per la seconda volta quello che la società gli ha chiesto: ritornare subito in serie A. Giù il cappello a questo ciclone di allenatore che, volente o nolente, ha fatto per l’ennesima volta il suo dovere, alla faccia delle minestre riscaldate che non vanno più di moda e di tutti quelli che hanno storto il naso al suo ritorno in nerazzurro.

Capitano, mio capitano: simbolo incontrastato di una squadra, dato per bollito da molti in avvio di stagione, ha

Cristiano Doni esulta a modo suo...

saputo smentire tutti per l’ennesima volta con il suo contributo spesso decisivo: e chi meglio di Cristiano Doni può rappresentare il simbolo della riscossa nerazzurra. Il capitano coraggioso, l’uomo di mille battaglie, il simbolo di una squadra, di un modo di essere e di vivere l’Atalanta. La sua esperienza, sommata alla grinta di un ragazzino, hanno saputo tenere compatto il gruppo anche quando le cose non sembravano andar per il meglio e riuscire così a superare i momenti difficili con maggior facilità grazie a lui che, di fatto, è l’anima di questo gruppo.

Il clacson del Tir: certamente merita una citazione anche Simone Tiribocchi, il bomber che, rinunciate ad inizio stagione alle sirene della A per la causa atalantina, ha contribuito con il suo bottino di gol a risolvere partite che sembravano stregate: va citatata su tutte la splendida rete di Frosinone che permise ai nerazzurri di sbancare il Matusa e di fare un decisivo balzo verso le zone altissime del campionato.

Giacomo Bonaventura esulta dopo la rete realizzata nella gara con il Modena

Jack l’astro nascente: il vivaio nerazzuro che torna a sorridere è sicuramente una delle notizie che, in futuro, possono essere una pietra tombale per garantire stabilità nella massima serie ai nerazzurri e quello di Giacomo Bonaventura ne è l’esempio lampante. Destinato ad un ruolo margilale ad inizio stagione, i suoi gol a Modena, Cittadella e (su tutti) quello a Torino hanno fruttato nove punti decisivi nella rincorsa nerazzurra alla serie A tanto è che da giorni si vocifera che molte società della massima serie abbiano messo gli occhi su questo gioiellino nerazzurro che, però, difficilmente la società nerazzurra si lascierà sfuggire nella prossima stagione che, per Jack, potrebbe essere quella della definitiva consacrazione nel calcio italiano.

Tifo da urlo: uno stadio stracolmo come non mai per tutta una stagione con una media di 17mila e rotti spettatori a partita, e poco importa se a Bergamo non arrivasse il Milan ma squadre come il Frosinone o il

Una splendida coerografia realizzata dai tifosi nerazzurri

Crotone (con il dovuto rispetto per loro). Mai come quest’anno il pubblico del Comunale è stato il dodicesimo uomo in campo e non è certo questa la solita frase di rito utilizzata solo per le belle occasioni. La spinta e la passione con cui la gente di Bergamo ha spinto per l’intera stagione Doni e compagni è senza dubbio unica nel suo genere in un torneo cadetto dove trovare uno stadio pieno diventa un’impresa davvero ostica…

Diarionerazzurro c’è: anche per questa promozione in serie A, la quarta dalla nascita del nostro “Diario”, il nostro sito ha il piacere di raccontarvi le emozioni di questo straordinario momento di festa di una squadra, la sua città ed i suoi tifosi. Anche chi vi scrive non nasconde la propria emozione nel dover nuovamente raccontare questi intensi momenti di felicità che riescono a raggruppare migliaia di persone di fronte ad undici giocatori che rincorrono un pallone. L’emozione ed il cuore del tifoso oggi scoppiano di gioia perchè la sua squadra cuore torna ai massimi livelli del calcio italiano con la speranza che questa sia solo la prima di una serie di pagine indimenticabili da aggiungere alla ultracentenaria storia atalantina che noi continueremo a vivere e seguire con passione e gioia oltre che con la grande commozione che prova chi vi scrive in questo momento.

Grazie Atalanta, bentornata a casa!!!




Meno di un anno per ritornare a casA: missione compiutA!

Ripercorriamo, con un breve racconto, la stagione in corso con i principali momenti chiave del campionato dell’Atalanta: dalle situazioni difficili ai punti di svolta decisivi verso un immediato ritorno in serie A.

Non inganni questa promozione ottenuta con largo anticipo: per i nerazzurri non è stata certo una passeggiata quella del campionato cadetto 2010/2011 dove non è stato sicuramente facile mantenere i panni della grande favorita al ritorno nella massima serie.

Partenza lanciata: e dire che la stagione inizia sotto i migliori auspici, la prima di campionato termina con un agile 2-0 sul Vicenza e la prima rete stagionale dei nerazzurri realizzata da Pettinari a cui fanno seguito però i due pareggi consecutivi con Varese (fuori casa) e Frosinone (al Comunale). A Pescara la squadra trova la quadra giusta per piazzare nel secondo tempo due zampate vincenti per vincere all’Adriatico e fare il vocione grosso in vista della sfida del sabato successivo a Siena.

Alti e bassi: proprio in terra toscana, contro l’ex Conte, la squadra nerazzurra conosce il sapore della sconfitta: una rete di Mastronunzio in avvio condanna un’Atalanta troppo rinunciataria. Il pareggio interno la gara successiva con la Reggina aumenta i primi malumori stagionali di uno stadio che, spesso, non risparmia fischi ai propri beniamini che trovano però riscatto nella sfida in casa del Sassuolo dove trova la rete anche Matteo Ardemagni con il match che si chiuderà sul 2-0 per i nerazzurri. La vittoria nella sfida successiva con il Torino in pieno recupero (gol di Tiribocchi) fa tornare nuovamente ottimismo in casa nerazzurra, effetto che svanirà puntualmente nel turno infrasettimanale di Novara dove i nerazzurri vengono liquidati dai padroni di casa con un secco 2-0. La sofferta vittoria sull’Ascoli nel turno seguente non placa i nuovi mal di pancia dei tifosi che, giustamente, non vedono rendere la propria squadra come vorrebbero.

Caporetto piacentina: davvero dell’incredibile ha, invece, quel che succede a Piacenza il sabato successivo quando, dopo un gran primo tempo dominato e chiuso sul 2-0, i nerazzurri compiono un vero e proprio suicidio nella ripresa subento la rimonta della squadra di Armando Madonna che ribalta il risultato e trova nel finale la rete del 3-2 e non regala una settimana assolutamente piacevole a Doni e compagni oltre che allo stesso mister Colantuono, la cui posizione non appare sicuramente delle più invidiabili sulla panchina atalantina.

Filotto e tonfo: il campanello d’allarme suonato riesce a scuotere l’Atalanta che, da li alle successive tre partite, riuscirà ad infilare un importante filotto di vittorie contro Padova, Triestina e Modena che riportano in alto le quotazioni dei nerazzurri che però, al momento decisivo, perdono nuovamente il passo ad Empoli dove la squadra gioca forse la peggiore partita di tutta la stagione venendo annichilita con un sonoro 3-0 dalla squadra toscana.

Maledizione toscana: il ritorno al Comunale contro il Crotone ridona nuovamente ossigeno ai nerazzurri che riescono a superare per 2-0 i calabresi ma scivolano nuovamente, e stavolta tra le mura amiche, contro il Livorno nell’anticipo del venerdì successivo: i toscani vincono 2-0 al Comunale e porta i nerazzurri ad un nuovo punto interrogativo sulla discontinuità che questa squadra continua ad avere.

Poker magico: decisi a dimostrare il loro vero valore, i nerazzurri trovano la giusta reazione in concomitanza con la fine di novembre ed il periodo natalizio che porterà alla sosta di fine anno la squadra di Colantuono al secondo posto in classifica grazie alla vittorie infilate a Portogruaro, nel derby con l’AlbinoLeffe, a Cittadella e con il Grosseto nella prima gara del 2011 in cui i nerazzurri conquistano addirittura la vetta della classifica, cosa che non avveniva dalle prime giornate del campionato.

Ritorno in scioltezza: conquistare la vetta proprio al giro di boa è sicuramente una chiave importante in vista di un girone di ritorno in cui i nerazzurri inizieranno con due pareggi a Vicenza ed in casa con il Varese, per poi infilare due vittorie consecutive superando Frosinone e Pescara ed inanellando nuovamente due pari (a reti bianche stavolta) contro Siena e Reggina con lo stesso trend che si ripeterà anche nelle quattro gare successive ove i nerazzurri coglieranno vittorie contro Sassuolo e lo splendido exploit di Torino in pieno recupero da sommare nuovamente a due segni X con Novara ed Ascoli che tengono saldamente i nerazzurri in vetta alla classifica.

Modena decisiva: il roboante 3-0 sul Piacenza tiene saldi al comando Doni e compagni che superano anche la trasferta di Padova pareggiando 1-1 per poi travolgere la Triestina al Comunale con un poker di reti. La trasferta di Modena sarà poi la chiave decisiva per lanciare i nerazzurri verso la promozione: il successo per 2-1 firmato da Bjelanovic nel finale proietterà di fatto la squadra di Colantuono già in serie A con molte giornate di anticipo ed un vantaggio di oltre dieci punti sulla terza in classifica. Lo scivolone interno con l’Empoli, il pareggio prepasquale a Crotone ed il brutto k.o. con il Livorno non permettono ai nerazzurri di perdere molto del notevole vantaggio acquisito sulle inseguitrici. Presentandosi con dieci punti di vantaggio su Novara e Varese (terze in classifica) grazie al successo nel match contro il Portogruaro l’Atalanta conquista così la matematica promozione con ben tre giornate di anticipo al termine di una splendida cavalcata che riporta Bergamo ed i suoi tifosi nel paradiso del calcio.




Atalanta, c’è il Portogruaro:

vincere per completare l’oper…A!

Pomeriggio importantissimo per la squadra di Colantuono: se i nerazzurri vincono con il Portogruaro centrano la matematica promozione in serie A dopo un solo anno di cadetteria, con un altro risultato invece Doni e compagni saranno costretti ad attendere i risultati di Varese e Novara. Grande attesa e forte emozione tra i tifosi, pronti alla festa per una squadra che dovrà tenere altissima la concentrazione per avere la meglio di un avversario ancora in lotta per la salvezza e che non verrà certamente a fare la parte della comparsa. Diretta con cronaca live dallo stadio dell’emozionante pomeriggio del Comunale sul sito partner Atalantini.com dove, chi non sarà sugli spalti, potrà vivere minuto per minuto i novanta minuti che potrebbero portare i nerazzurri in serie A.

L’Atalanta è matematicamente promossa in serie A se:

VINCE;

PAREGGIA ma allo stesso tempo Novara e Varese non vincono;

PERDE ed a loro volta Novara e Varese vengono sconfitte nei rispettivi match;




Un po’ di storiA(3): Colantuono atto primo, stravince la B al primo colpo

Stefano Colantuono festeggiato dai nerazzurri dopo la vittoria-promozione a Catanzaro

Ultimo appuntamento con i momenti di amarcord che Diarionerazzurro.it ha raccontato negli anni passati ai propri lettori: questa volta la promozione in serie A da ricordare è anche l’ultima conquistata dai nerazzurri (augurandoci di cuore che da domani pomeriggio possa diventare la penultima…): scivolata tra i cadetti dopo un solo anno dal ritorno nel massimo campionato, l’Atalanta raccoglie i cocci di una stagione tribolatissima e ricomincia l’avventura affidandosi ad un tecnico emergente e di grande carisma: quel Stefano Colantuono che aveva strabiliato in serie B con il Perugia l’anno prima ed approdato a Bergamo fortemente voluto dalla famiglia Ruggeri con l’intento di ritrovare immediatamente la serie A badando più al sodo ed ai tre punti che allo spettacolo.

Rinforzata con arrivi del calibro di Nicola Ventola ed annoverando in attacco anche Riccardo Zampagna da gennaio, la squadra nerazzurra subisce un avvio un po’ altalenante che la vedrà imbattibile in casa ma molto discontinuo in trasferta con diverse sconfitte lontano dal Comunale che porteranno persino a vacillare la panchina di mister Colantuono dopo una bruciante sconfitta a Crotone.

La scelta della società di mantenere la fiducia al tecnico produrrà i suoi frutti e, con un girone di ritorno straordinario,

I tifosi in festa lungo le via di Bergamo

la squadra si porterà al comando del campionato e raggiungerà la serie A con ben tre turni di anticipo vincendo in trasferta a Catanzaro il 6 maggio 2006 (esattamente cinque anni fa) alla quart’ultima giornata e conquistando anche la vittoria finale del torneo dopo un avvincente testa a testa con il Catania.

Ripercorriamo l’evento trovando nell’album dei ricordi di Diarionerazzurro.it gli articoli realizzati per l’occasione ed, anche questa volta, li potete tranquillamente visualizzare e scaricare cliccando sui link qui indicati:

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Buona lettura a tutti, sperando che questa serie di amarcord siano di buon auspicio in vista di domani, quando il sogno potrebbe diventare una realtà con la “A” maiuscola! Forza ragazzi!!!